Ispirato da una sua assidua frequentatrice, nel pieno dell’estate SdL ha creato un piccolo evento virtuale su Facebook per condividere con tutti quelli che lo seguono un po’ di destinazioni luttuose: Cemetery On the Beach.
La sostanza dell’evento era questa: «molti di voi andranno in ferie, molti le avranno già fatte, molti altri forse staranno a casa… Però, vogliamo non farne qualcosa di vagamente luttuoso, anche di queste vacanze? Ecco qui: andate a visitare un cimitero, un ossario, una cupa chiesa. O ancora, il cimitero costruitelo con la sabbia, col cartone, con le pietruzze montane. E mandateci una cartolina, cioè uno scatto di quel che avete visto o costruito, con scritto “estremi saluti da…”. A fine estate pubblicheremo l’album dei viaggi luttuosi e il migliore, questa volta non estratto a sorte, ma scelto a nostro insindacabile giudizio, riceverà un dono luttuoserrimo. C’è tempo, da oggi al 27 settembre».
Estremi saluti dal Salento.
Oggi anche due serpentelli di compagnia – Ph. S. Filograno
Estremi saluti ai luttuosi da San Pietro in Bevagna dove il mare oggi e’una tavola blu!! – Ph. S. Filograno
Subito, le adesioni hanno iniziato a fioccare. Chiudiamo adesso con 314 partecipanti, moltissime immagini di destinazioni di villeggiature cimiteriali, estremi saluti dal mare, dalla montagna e dalle città d’arte e, soprattutto, il nome di un vincitore, o meglio di una vincitrice. Perché, fra tutti, Silvana Filograno, giovane artista pugliese è riuscita a prendere l’invito di Cemetery on the Beach, a scomporlo, a isolarne una parte: «il cimitero costruitelo con la sabbia, col cartone, con le pietruzze montane», e a trasformarlo in un progetto coerente, poetico e delicatissimo, che parla di vita e di morte, creazione e disfacimento. Come accade normalmente al mare. Per effetto della spuma e delle onde.
A mettere a fuoco quel che stava accadendo ci ho messo un po’. La pagina dell’evento è stata letteralmente invasa da immagini di lapidi e cimiteri, luttuosi in posa all’entrata di ossari, teschietti di sabbia (perché le formine, ora, le fanno anche così: a forma di teschio, appunto). Ma in mezzo a tutto questo macabro e gioioso marasma, piano piano un nome ha iniziato a riecheggiarmi nella mente. Era il nome di un luogo, prima ancora che di una persona: Monaco Mirante. Un luogo che, nonostante la mia frequentazione delle spiagge pugliesi, non avevo mai sentito, forse perché la litoranea che collega Taranto a Gallipoli l’ho frequentata poco o nulla. E poi ne ho messi a fuoco anche altri, di nomi di luoghi: Manduria, Borraco…
A San Pietro in Bevagna non si trovano molti legnetti… Ma vi saluto lo stesso, così!!! – Ph. S. Filograno
Oggi estremi saluti da una coppia travolta poi da un temporale… Dal Salento saluti fulminanti! – Ph. S. Filograno
Su quelle spiagge, qualcuno stava facendo accadere qualcosa di bello. Stava succedendo qualcosa. Stavano prendendo vita strane essenze fatte di pietrine, spugna, legnetti modellati dall’acqua, cordini, piumette, piccoli oggetti regalati dal mare e dalla rena con cui realizzare scheletri e omini dai tratti un po’ primitivi, alle volte. Una di queste essenze mi sarei limitata ad apprezzarla e ammirarla (ma allora c’è davvero qualcuno che un cimiterino se lo sta costruendo!), tante di esse mi hanno fatta innamorare. E credo che, a sua volta, Silvana Filograno si sia innamorata dell’idea di Cemetery on the Beach trasformandola in Art on the Beach. Ecco quel che ci ha detto al proposito: «Dalla prima composizione fino all’ultima e ancora… il mio primo pensiero del giorno è stato: “Esci vai in spiaggia cerca componi scatta e scomponi”. Cemetery on the Beach mi ha fatto immergere piano piano in composizioni energiche. Pezzo dopo pezzo si crea un movimento fluido quasi naturale e il lavoro è istintivo, veloce, appena trovo l’equilibrio scatto e poi con una mano cancello. Ho passato un lungo periodo di nero, nero nero!! Anche un lieto evento non riuscivo a rappresentarlo con il colore! Questo è l’anno della mia rinascita e ora voi luttuose, ne fate parte: 20 composizioni in 60 scatti circa realizzate a San Pietro in Bevagna, Monaco Mirante e Campomarino. Mi sono accorta che dovevo continuare quando in automatico volevo creare qualcosa pur stando semplicemente seduta in spiaggia!».
Ecco allora che, attratte da questi omini che sono nati e poi morti, non potevamo non scegliere lei e premiarla, come solitamente facciamo, con un piccolo libro ma soprattutto facendovi conoscere meglio questo piccolo grande progetto che ha preso vita sulle spiagge di un Salento assolato e quasi irreale, per poi disfarsi dopo pochi minuti. Cosa ne resta? Innumerevoli scatti. E l’energia creativa. E l’intenzione di portare avanti tutto questo, di realizzare una mostra. E – per noi – la voglia di andare a guardarla…
di Silvia Ceriani
Passeggiando a Monaco Mirante tra legnetti e spugne ho trovato un clipper con il simbolo del pirata, non potevo non pensare a voi luttuosi!
Estremi saluti da Monaco Mirante da una indigena ballerina appena riesumata dalle spiagge del Salento! – Ph. S. Filograno
Silvana Filograno, 30 anni, ha studiato al Liceo artistico e poi all’Accademia di belle arti di Lecce. L’arte ce l’ha sempre avuta nel sangue, perché fin da bambina, e poi da adolescente, scriveva e disegnava su tutto, come se quello di liberare la sua creatività ogni giorno fosse un bisogno, un’esigenza fisica. Lavora principalmente con la fotografia per realizzare pitture e video art, e la maggior parte dei suoi dipinti sono frutto d’istinto, proprio come le composizioni realizzate per Cemetery on the Beach, pitture di getto che rappresentano i suoi stati d’animo. Nei suoi lavori, l’autoritratto prevale su tutto: «Sono sempre io il fulcro delle mie creazioni, se non sembro io… non è l’io apparente ma quello interiore, quello che a volte io stessa non riconosco ma emerge e lascia il segno». Anche se non è ancora successo, le auguriamo un giorno di poter vivere di arte e di rispondere a tutti quelli che glielo chiedono: «No, oltre a queste cose non faccio nient’altro. La mia arte mi dà da vivere».Per saperne di più su Silvana Filograno: clicca qui!
Per vedere tutte le foto di Art on the Beach: vai qui!
Autoritratto? Sì, grazie!