

Il teatro è di scena “A’ Cantina e zi Francesca” a Napoli al Borgo del Casale, che si definisce non a caso “cucina ciaciona”, aperta ai soci su appuntamento.
A presentare lo spettacolo, allietato da gustose pietanze tutte da leccarsi i baffi (per chi ce l’ha) Ciro Zenga, Rita Tripoli e Carmine Esposito (omonimo del vivandiere che ci ha ospitato). I brani recitati erano tratti da Eduardo, Titina De Filippo Totò e Viviani, « schetch - li ha definiti il regista/attore Zenga – che si muovono tra poesia e recitazione». La presenza della brava Rita Tripoli, fasciata nel suo vestito leopardato, a cui aggiungeva di volta in volta gli scialli e boa, cari ai personaggi di eduardiana memoria, dava un significato particolare agli intermezzi degli altri due artisti che si confrontavano con lei in certi casi con battibecchi e in altri con languide scene amorose, tratte ad esempio dai cavalli di battaglia di Titina.
C’è stato posto anche per “Er passero ferito”, attribuito a Trilussa e all’arte di Viviani con “Mast’Errico”, che racconta della corte dei miracoli del vico con cui interagisce la sua particolare famiglia che «a da campa’a tant’anne comme campa ‘o vico».


Si tratta del Centro Tre Orizzonti sito a Napoli in Via S.Maria di Costantinopoli, 104 ( [email protected]), che rappresentano le tre anime del centro: una scuola di yoga; una scuola di teatro, diretta da Ciro Zenga e naturalmente tanti spettacoli che saranno di scena venerdì e sabato (serale) e la domenica in orario pomeridiano. Harry di Prisco






