Cene Sgrammaticate: Serra non più serra

Un luogo del passato, dove sentirsi a casa nel presente.

Dimenticate l’arredamento minimal e la novelle cusine, qui si respira l’atmosfera di un bistrot parigino anche se la cucina fa una beffa alle manie francesi. Vi portiamo “Al’Less”, il cui nome s’ispira al piatto forte della cucina meneghina. Un locale affascinante che coniuga un’estetica popolare da ”vegia Milan” a dettagli belle époque suggeriti dalle grandi vetrate in ferro battuto. La poesia nasce dai dettagli che svelano il vissuto di quella che un tempo, era una serra.

Grandi piastrelle a scacchiera bianche e nere, tovagliette all’uncinetto, sedie che profumano di legno e tavolini “genuinamente” traballanti, cercano di mantenere intatto il fascino di un luogo magico che vuole continuare a raccontare la sua storia. Mantiene le radici piantate nel vivaio che fu, permettendo di acquistare le pinate aromatiche che costeggiano il percorso pregno di profumi che conduce alla sala più profonda del locale.

I piatti sono semplici, della tradizione lombardo-piemontese, serviti senza abbinamenti arditi o presentazioni scenografiche su tavole imbandite con tovagliette beige ricamate all’uncinetto. Il menù è ricco, e vi troneggia indiscusso il re, Gran Bollito (c’è anche la mezza porzione per quelli meno coraggiosi). Ottima è anche la selezione di primi (agnolotti, testaroli e pisarei) e di secondi (cosciotto di cinghiale, coniglio all’astigiana). Con un “gradisca” anche per vegetariani: funghi con crostini saporiti, zuppa di cipolle, ratatuia. Consigliamo anche un classico, l’antipasto della casa, una lode al pollo lesso condito con olio, uvetta e pinoli.
Consiglio Sgrammaticato: tra le piccole aree che si vengono a creare nell’ambiente zuppo di soprammobili e cimeli, si scorge un’insegna che recita Trippa & Trip, non è lì per caso, ma indica la presenza di una vera e propria agenzia di viaggi, specializzata, naturalmente, in itinerari enogastronomici!

Cene Sgrammaticate: Serra non più serra