A cavallo tra tradizione e magia.
Iniziare il racconto di questa rarità ai confini di Milano è cosa assai ardua perchè le parole descrivono, ma noi vorremmo trasmettere l’emozione. Era da un po’ che non ci capitava di incontrare un padrone di casa come Leopoldo, che del suo ristorante ha fatto una casa di storie, racconti, oggetti bizzarri e tanta poesia. Suoniamo il campanello e veniamo accolti da una sofisticata milady dalla lunga treccia bianca che ci accompagna al tavolo della Gioconda, luogo storico dal quale partì il fil-rouge iconografico della “donna dal sorriso sospettoso” che potrete cogliere sotto diverse forme ed aspetti sparsa per tutto il locale. Entrare da Trattoria Arlati è come approdare in un luogo senza tempo, a cavallo tra passato e futuro che esclude il presente. Il vostro sguardo sarà irrefrenabilmente rapito da una miriade di oggetti sui quali non potrà fare a meno di posarsi, e la mente di interrogarsi sugli equilibri che sorreggono questa schizofrenica armonia. Nascosta in fondo a una minuscola scala che accompagna al piano inferiore si apposta, timida e perfetta, una piccola sala da 50 posti dedicata agli amanti delle belle atmosfere. Nel ’73 “il sotto” diventa il primo locale a Milano dove si suona musica dal vivo e tutte le sere si succedevano personaggi in erba come una giovanissima Loredana Bertè o Renato Zero ma anche un già acclamatissimo Lucio Battisti, con concerti improvvisati che finivano attorno a un bel piatto di salame con la michetta e una scheggia di grana. Qui, un piccolo palco rosso, ospita ancora una melodica orchestra in grado di allietare con le note una già piacevolissima cena. Nella loro cucina, tappezzata di piastrelle bianche e nere che ci ricorda tanto le atmosfere dei film di Tim Burton, si cucinano piatti della tradizione milanese sempre curati da una continua ricerca dell’ingrediente genuino. Noi, affidateci ai preziosi consigli del cordiale cameriere ci siamo cimentate nell’assaggio di piatti tradizionali della casa come paté alla milanese con crostini, insalata di cuori di carciofi con songino e scaglie di pecorino e tartar di verdure come antipasti, per poi passare a uno sformato di riso agli spinaci con crema allo zafferano, deliziosi tortelloni di magro al gorgonzola e piatto unico di risotto alla milanese al salto con ossobuco.
Consiglio Sgrammaticato: Bisogna fare un po’ di strada per arrivare qui, e questo probabilmente è il suo bello, perchè Trattoria Arlati bisogna conoscerla, ed amarla.
TRATTORIA ARLATI
via Alberto Nota, 47
Tel 02.6433327 Mail [email protected]Aperto tutti i giorni, ma sabato e domenica solo cena.
Martedì e venerdì musica dal vivo in Enoteca (consigliatissimo)