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Censura o umiliazione dei bambini? Nel Perù cambiano lo spot

Creato il 15 settembre 2010 da Sabins
Alla fine ha vinto il Ministero della Donna e dello Sviluppo Sociale, che una settimana fa ha chiesto il ritiro dello spot del quotidiano sportivo El Bocón per "il maltrattamento emozionale e l'umiliazione riservati a un bambino, che trasgrediscono il Principio di Adeguamento Sociale". Nel Perù la richiesta del Ministro ha sollevato non poche polemiche, c'era chi si chiedeva se si trattava davvero di protezione di un minore o era una vera e propria censura e il video dello spot è finito su youtube, diventando un piccolo cult internazionale, come capita sempre in questi casi.
Nello spot del quotidiano si vede un bambino che corre felice verso il padre dopo aver segnato un gol: "Papà, hai visto il mio gol?" dice sorridente e felice. Ma il padre gli risponde duramente: "Orribile il tuo gol, la cosa peggiore che ho visto in tutta la mia vita, non so come sia potuto entrare il pallone". Il volto del bambino si fa via via più deluso, sotto le critiche paterne, fino a quando il padre lo porta via dicendogli che il fútbol non è il suo sport. E lo slogan di El Bocón è conseguente: "Noi giornalisti di El Bocón non tacciamo niente". Il tempo di spiegare le novità che contiene il quotidiano e torniamo sul campo, dove il nostro bambino prediletto è di nuovo euforico per un nuovo gol segnato, guarda il padre in cerca della sua approvazione e il sorriso gli si spegne: più o meno gli fa segno il padre incontentabile.
E' davvero maltrattamento di un bambino o bisogna prenderlo per quello che è, un semplice spot con un padre da mandare a stendere per l'incapacità di capire e sostenere l'allegria di suo figlio? Il Ministero della Donna e dello Sviluppo segnala una preoccupazione che in un Paese machista come il Perù ha solide basi: El Bocón si rivolge a un pubblico maschile e il suo spot offre un modello di comportamento che legittima, di fatto, comportamenti di maltrattamento dei più piccoli già diffusi nella società: "Le espressioni spregiative di un padre verso suo figlio costituiscono una situazione umiliante che configura una situazione di abuso emozionale, considerando, soprattutto il vincolo affettivo" spiega il Ministero nel suo rapporto.
Le indicazioni del Ministero sono state prese sul serio dal quotidiano peruviano, che non solo ha fatto tesoro delle indicazioni, ma strizza ironicamente l'occhio al suo spot precedente. Nel nuovo video vediamo di nuovo il bambino sul campo di calcio, stavolta ha tra le mani un trofeo e dice vittorioso al padre: "E adesso cosa mi dici?" e il padre, molto più affettuoso e paterno, gli fa i complimenti dicendogli che bisogna sempre essere efficienti. "Sì, papà, ma a volte tu esageri!" risponde il piccolo e il papà gli passa la mano sulla testa e dimostra di non aver perso una briciola del suo senso critico, anche se più addolcito: "5 a 0 sta bene, ma alla prossima 10 a 0!" gli dice. Ripartono gli slogan di El Bocón, che sintetizzano le novità del quotidiano, e ritorniamo sul nostro campo di calcio. Il papà vede il bambino con il giornale in mano e gli chiede se sta leggendo il suo articolo, il piccolo conferma e quando il progenitore gli chiede cosa ne pensa risponde con un "Orribile!", che ammicca allo stesso aggettivo usato dal padre nel primo spot per definire il suo gol.
I due spot, da youtubeIl primo spot

SECONDO SPOT

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