Magazine Politica

Cent’anni di austerità e il capoclasse Letta

Creato il 29 maggio 2013 da Albertocapece

bimbi-a-scuola-1956-postersIl capoclasse Letta è lì impettito davanti agli alunni italiani e annuisce alle volontà del bizzarro maestro europeo che contro tutte le evidenze economiche chiede ancora più flessibilità, ancora più caduta dei salari, ancora più privatizzazioni. E nessuna modulazione della tassazione. Il testo è di chiara origine tedesca, praticamente un sunto di quanto vanno dicendo quotidianamente gli economisti di parte Bundesbank, gli unici a credere nell’austerità visto che essa conviene alla Germania. Ma la lettura è affidata a José Manuel Barroso che con quel nome da torero in pensione, fa da schermo  e da prestanome ai veri autori.

Il capoclasse Letta ha la lavagna dei buoni e dei cattivi e minaccia gli alunni riottosi: se Monti era stato una specie di governatore voluto dalla Troika, una specie di scommessa su un nuovo possibile leader “amico”, ancorché stagionato, il nuovo premier è ancora di meno, un semplice esecutore senza pennacchi e medagliere, una sorta di fecola di patate per coagulare un quadro politico in disfacimento e che la stessa Ue definisce “bulgaro” nel doppio senso di inamovibile ai vertici e magmatico alla base.

Il capoclasse Letta, quello che doveva battere i pugni a Bruxelles, che doveva costituire un cambiamento rispetto al professore, non batte ciglio e accetta tutto con una spigliatezza così’ ottusa da far tremare. Si accontenta della scontata fine della procedura di infrazione, fa il capoclasse. Eppure avrebbe potuto tranquillamente portare degli argomenti pesanti contro l’attuale politica europea, avrebbe potuto portarsi appresso il recentissimo rapporto dell’Istat nel quale è presente una simulazione secondo la quale le obbligazioni e i vincoli europei, a cominciare dal fiscal compact impediranno all’Italia di fare concrete politiche di crescita e di rinascita dell’economia per i prossimi 80 anni.

Avete letto bene: 80 anni. Quasi un secolo durante il quale non sarà praticamente possibile avere una qualunque politica finanziaria autonoma e nel quale continueranno a precipitare le condizioni economiche. Letta sarà già passato a miglior vita quando le future generazioni avranno davanti a loro ancora decenni di austerità e di declino, di aumento delle disuguaglianze e di scomparsa del welfare. La grande stampa, per non parlare delle televisioni, si è ben guardata dal citare questa simulazione e farla conoscere ai propri lettori, ma mi chiedo con che faccia un capo di governo non abbia gettato tutto questo sui tavoli di Bruxelles,tanto più che la cosa riguarda da vicino la maggioranza dei Paesi del continente.

la ragione è banali: i capoclasse non lo fanno queste cose. Ubbidiscono docili senza saper bene nemmeno perché e imparano a memoria la lezione. Qui non si parla di politici veri e meno che mai di statisti, ma solo di nipoti.   


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines