Centenario della Prima Guerra Mondiale - Su Rai Storia "La Grande Guerra" di Hombert Bianchi in versione restaurata e aggiornata, con l'introduzione di Carlo Lucarelli

Creato il 07 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
A cento anni di distanza dalla Grande Guerra, all’interno di un ampio progetto che prevede rievocazioni e documentari, Rai Educational presenta, da giovedì 7 novembre alle 22.15 su Rai Storia (ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat), La grande guerra, la serie realizzata da Hombert Bianchi nel 1965 per il 50esimo anniversario del conflitto. La serie si compone di sette documentari restaurati in alta definizione e aggiornati grazie al contributo di storici e studiosi; un’anticipazione delle commemorazioni che la Rai, l’Italia e l’intero continente europeo stanno preparando in occasione del Centenario della Grande Guerra, a partire dal 2014.
Guida e testimone dei documentari sarà Carlo Lucarelli, scrittore e autore televisivo sempre attento ai retroscena dei conflitti e pronto a coglierne particolari e significati. Con il suo stile asciutto e coinvolgente Lucarelli introdurrà, in ogni puntata, le immagini più spettacolari e significative del primo conflitto mondiale. La ricostruzione degli eventi che portarono alla guerra, gli scenari strategici e i passaggi diplomatici per evitarla, consentiranno al telespettatore di entrare nel cuore del conflitto e dentro le conseguenze che questo ebbe sulle popolazioni civili.
Carlo Lucarelli indagherà sull’aspetto più nascosto, ma allo stesso tempo più significativo del racconto: dall’omicidio dell’Arciduca Francesco Ferdinando alla nascita dell’aviazione italiana, dalla disfatta di Caporetto alla canzone del Piave.
Nel racconto della Grande Guerra entreranno anche cinque storici che hanno approfondito vari aspetti del conflitto, da quello militare a quello diplomatico, da quello sociale a quello politico: Bruna Bianchi, Giovanni De Luna, Emilio Gentile, Mario Isnenghi e Lucio Villari. Saranno loro a commentare i fatti, dando interpretazioni e chiarimenti, svelando i punti oscuri e arricchendo così la storiografia sulla grande guerra alla luce anche degli ultimi studi e delle più recenti ricerche.
Nella prima puntata, L’Europa verso la Catastrofe Il 28 giugno del 1914 è una data incisa a lettere di fuoco nella storia mondiale. I famigerati colpi di pistola esplosi dallo studente bosniaco Gavrilo Princip a Sarajevo, non tolgono il respiro solo all'erede al trono d'Austria, l'arciduca Francesco Ferdinando, e a sua moglie Sofia, bensì a un intero ordine mondiale. Ma non bastano un uomo del destino e la sua rivoltella per stravolgere il corso della Storia, c'è bisogno di condizioni favorevoli: condizioni che, al momento dell'azione di Princip, non mancano. Dirigibili in volo e automobili all’avvio della loro epopea ci parlano di nuove tecnologie, che trasformeranno a breve anche le strategie militari; il ‘piccolo re’ italiano che si mostra alla folla nella piazza del Quirinale e il Kaiser che passa in rassegna le truppe ci additano l’ancora decisivo ruolo della dinastie regnanti nel disegno delle alleanze internazionali e nella creazione del consenso interno; le colonne di poveri in attesa di una minestra gratuita e gli sfolgoranti spettacoli della Belle Epoque ci raccontano gli atroci contrasti di un’epoca solo all’apparenza votata al benessere e al progresso; gli operai in sciopero a Pietroburgo e gli spari della Guardia Imperiale, in risposta, ci dicono di un tempo di violentissimi conflitti sociali ormai alle porte. Attraverso le immagini del documentario è possibile capire perché – come recita il titolo – “L’Europa”, all’inizio del XX secolo, si sta dirigendo “verso la catastrofe”.

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