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Era il 1911, esattamente un secolo fa, quando venne completato, dopo tre anni di lavoro, il primo lungometraggio mai dedicato alla Commedia dantesca, dal titolo tanto sintetico quanto eloquente: Inferno.
Venne proiettato per la prima volta nel marzo dello stesso anno al teatro Mercadante di Napoli e ne erano autori Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe de Liguro.
Una chicca sia per i letterati che per i cinefili: un film composto da 54 scene che rappresentano il viaggio di Dante attraverso il regno infernale, le cui punizioni sono rese con realistici effetti speciali: la tecnica della sovrimpressione per i lussuriosi trascinati dalla bufera e per il dannato sbranato da Lucifero, l’esposizione multipla per il petto squarciato di Maometto e la testa mozzata di Bertrand de Born, l’accostamento di immagini tramite montaggio per le metamorfosi dei ladri in animali. Ne risulta un’opera visionaria, dove per la prima volta si sfruttano coerentemente le didascalie (si tratta di un film muto) per descrivere e commentare le scene, introdotte spesso dai versi danteschi.
Fu uno dei primi film europei per impegno letterario e artistico, il primo che ottenne la protezione dello Stato italiano.
La pellicola viene oggi riproposta in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna nella collana Cinema ritrovato, in un cofanetto costituito da dvd+libro, al prezzo di 14,90 euro, con una nuova colonna sonora curata dalla Edison Studio.
Nel libro curato da Michele Canosa: la produzione del film e la sua costruzione iconografica (Giovanni Lasi), la fortuna distributiva e il restauro (Alessandro Marotto), una rilettura filologica alla luce delle implicazioni culturali e del tema irredentista (Michele Canosa), note sulla musica.In occasione del Natale, un bel regalo.
Cento anni fa l’Inferno.
Cineteca di Bologna, 2011.
14,90 euro
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