È oltremodo dolce (se non comodo e veloce) quel tuo pappagallare.
Quel tuo ripetere, di ogni frase o parola, solo il finale:
tanto mi pare d’aver sempre ragione,
ché dico vieni, rispondi vieni,
ché dico nanna e rispondi nanna (magari ci aggiungi il no, ma fa lo stesso).
Se dico bene rispondi bene. Se non va bene, ripeti “bene”.
E quasi sembra che, in bocca a te, tutto si aggiusti.
E poi siccome siamo sempre insieme, la maggior parte dei verbi è al plurale:
giochiamo, andiamo, leggiamo, facciamo.
E allora ogni gesto diventa amore
perché ogni proposta diventa “amo”.