E' solo che non ce la faccio proprio, i libri della marcos y marcos li leggerei tutti a prescindere, talmente mi piace averli tra le mani, guardare le loro bellissime copertine e sfogliarli. E devo ammettere che non sono mai rimasta delusa da un'opera da loro pubblicato.
Immagino che vi aspettiate che ora scriva un "fino ad oggi". E ammetto che la tentazione di farlo è abbastanza alta. Però mi rendo conto che non sarebbe del tutto giusto. E' vero, questo Cento strappi non mi ha entusiasmata e so già che sarà un libro che sparirà dalla mia mente tra poco tempo, come sempre mi succede con i libri che non sono riusciti a colpirmi. Eppure so che in parte è anche colpa mia, perché mi aspettavo qualcosa di completamente diverso, di più leggero, qualcosa di veloce da leggere "in bagno" (colpa della cartaigienica in copertina, probabilmente), senza troppe pretese e senza troppa profondità. Cosa che invece non è stata, e io probabilmente non ne ero pronta.
Il libro è una raccolta di racconti, cento per la precisione, come il titolo, che è anche il titolo del racconto posto in chiusura, lascia in tendere. Cento racconti, di non più di tre o quattro pagine nei casi più lunghi, ambientati in Sudafrica di cui ne raccontano in qualche modo la vita, attraverso svariati tipi di personaggi e situazioni. Si parla di famiglia, di malattia, di Aids, di sesso, di sogni e sogni infranti, di morte e di musica.
C'è tanta roba, in questi cento racconti. Addirittura troppa, direi, al punto che dopo un centinaio di pagine si va avanti quasi per inerzia, senza che alla fine rimanga poi nulla. Al di là della profondità che non mi aspettavo, non sono riuscita a entrare in sintonia con lo stile dell'autrice, che a volte ho trovato confuso, quasi come se non riuscissi a capire quale fosse il vero significato di quello che mi stava raccontando.
Insomma, qualcosa con questo libro non ha funzionato. Non saprei come altro dirlo, se in una raccolta di cento racconti di belli ne ho trovati al massimo cinque. Forse le storie raccontate acquisiscono un maggiore significato, riescono a trasmettere qualcosa in più se si conosce un po' la storia e le condizioni di vita del SudAfrica (su cui ammetto di essere completamente ignorante).
Però ecco, non è un libro che mi verrebbe mai da consigliare, se non per cercare qualche parere con cui confrontarmi.Peccato!
Titolo: Cento strappiAutore: Liesl JobsonTraduttore: a cura di Isabella ZaniPagine: 256Anno di pubblicazione: 2013Editore: Marcos y marcosISBN: 9788871686738Prezzo di copertina: 15,00 €Acquista su amazon:formato brossura: Cento strappi