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Centrale idroelettrica di Bertonico, enti locali e associazioni si uniscono per salvaguardare l’Adda

Creato il 13 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Lo stesso Comune di Bertonico, nelle proprie osservazioni inviate al ministero dell’ambiente, quello che autorizza persino i sismi causati dagli stoccaggi di gas, manifesta preoccupazione per il progetto di centrale dell’Edison sull’Adda, la cui portata d’acqua verrebbe ridotta per soddisfare la centrale idroelettrica nutrita da gustosi incentivi statali per le rinnovabili: e in questo caso i dubbi ci sono; dopo l’impianto Edison resterebbe il deserto, l’Adda diverrebbe un rigagnolo. Le osservazioni sono tante, anche del Consorzio Navigare l’Adda che a Bertonico ha un attracco che non si potrebbe più usare (seguo sempre i testi delle osservazioni in questo post). Il fiume verrebbe prosciugato, osserva l’ex sindaco di Gombito Bianca Baruelli. Gombito sarebbe messa nei guai dalla futuribile centrale. Il deflusso del fiume verrebbe ridotto al minimo vitale, pochissime decine di metri al secondo, un “rigagnolo”. Un progetto di Edison che violenta l’Adda, non un fiume qualsiasi. Il fatto è che verso Gombito esiste un’ansa stretta, quasi chiusa: in caso di piena che succede? Il corso d’acqua, gonfio e furibondo, invaderebbe il territorio di Gombito, già teatro di un’inondazione dodici anni fa. Ansa stretta, appunto, e un dislivello non naturale, come nota Bianca Baruelli, creato da un taglio di un meandro di circa 200 metri.

Inoltre, modificato dal prelievo d’acqua da parte di Edison, l’Adda non sarà più lo stesso: gli scarichi influiranno sulla temperatura e sulla qualità dell’acqua, caratteristica di grande rilievo anche perché l’Adda irriga la campagna.

Ci sarebbe almeno un clamoroso equivoco: quel dislivello non è per niente naturale e inoltre presenta già com’è qualche problema.

Vicino al fiume, ricorda Baruelli, c’è una cava ancora in attività: in caso di piena che accadrebbe? Nulla di buono, lo si può immaginare. Inoltre, ancora, il fiume non sarebbe più navigabile per niente. E di turismo minore reso possibile da mobilità morbida (biciclette, motorini e così via) il paese vive pure. Trasformato il bel fiume in un ridicolo rigagnolo si rovinerebbe anche quest’occasione di turismo naturalistico. E tutto per far piacere all’Edison e alla sua corsa agli incentivi statali?

Montodine, Ripalta Arpina, Gombito, Bertonico, il consorzio Navigare l’Adda, la Provincia di Lodi, la Provincia di Cremona hanno presentato osservazioni. Gli enti locali, da quanto veniamo a sapere, stanno per unire le forze contro un progetto che in quel punto, prima dell’ansa di Gombito, non pare per niente indovinato.

Una centrale idroelettrica in un luogo adatto non è in sé allarmante: produce energia rinnovabile. Un’infinità di centrali idroelettriche in provincia di Cremona, piccole o grandi che siano, creano ovvi problemi.

Anche Salviamo il Paesaggio parteciperà al tavolo degli enti locali.

Che un’associazione ambientalista sia così presente sul territorio dimostra che la tutela dell’ambiente non è un fenomeno estremista come taluni credono: queste sono iniziative che cercano di evitare interventi di privati che non producono vantaggi all’interesse generale. Diminuire il turismo minore, sminuire un fiume, impedire la navigazione fluviale, creare un problema in più in caso di piena.

 


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