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Centrali idroelettriche, perché il Parco del Mincio dice no e il Parco del Serio dice sì?

Creato il 12 luglio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Il sito www.e-gazette.it spiega i motivi per cui il Parco del Mincio ha detto no alla costruzione di una centrale idroelettrica a Marmirolo e Volta Mantovana, nell’Alto Mantovano.

Dapprima il consiglio del Parco ha concesso un’autorizzazione di derivazione idrica, poi però ha preferito rispettare le norme di tutela ambientale. Così riporta e-gazette:

L’ente (il Parco, ndr) esprime parere negativo, spiegando che l’impianto idroelettrico verrebbe realizzato su aree classificate dal P.T.C. del Parco non solo come “Zona di riequilibrio e tampone ecologico”, ma anche come “Zona di Tutela dei Valori Ecologici” e certifica la non conformità dell’intervento proposto in quanto in contrasto con le norme di tutela ambientale del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco del Mincio.

Il Pd, tramite il consigliere regionale Marco Carra, è orgoglioso di far sapere d’essersi battuto per evitare la centrale idroelettrica, riferendosi al danno che avrebbe subito il paesaggio.

Si potrebbe anche aggiungere una severa critica alla corsa agli incentivi pubblici per le energie rinnovabili: una pazzia, dato che l’Italia consuma metà dell’energia elettrica di cui dispone. Folle pagare il privato per produrre energia pulita quando è molto più utile, nell’interesse generale, accorgersi che il paesaggio va tutelato più della caccia ai soldi facili.

Nel Cremasco accade il contrario. Nessun Marco Carra, nessun Parco del Mincio. Di scena Bruno Garatti, già presidente di Scs e leader del Pd cremasco e recentemente consulente privato di Iniziative Bresciane, la società che vuole costruire una centrale idroelettrica nella riserva naturale Palata del Menasciutto.

Stavolta il Pd tace. L’interrogazione è presentata dal deputato Franco Bordo (Sel). La riserva naturale è fortemente tutelata da una delibera del Parco del Serio, tuttavia la politica pare sinora tutta d’accordo! Bisogna pensare che gli interessi diversi nel Cremasco si combinano e nel Mantovano no?

L’iter della centrale di Marmirolo e Volta è stato forse rallentato da una raccolta firme (il Parco poi ha sostenuto la propria indipendenza): e anche per salvare la riserva naturale vicina a Crema, tra Ricengo e Pianengo, si stanno raccogliendo firme. Tutto viene complicato, per gli amici del Menasciutto, da un accordo di programma del 2008, che vincolava quattro Comuni a un risarcimento nel caso in cui la centrale non fosse realizzata.

E sembra che con un’Autorizzazione unica ambientale si compirà un nuovo passo verso la realizzazione della centrale, sulla quale i Comuni attendono per pronunciarsi un progetto definitivo esecutivo, come ha dichiarato il sindaco di Pianengo Ivan Cernuschi.

 


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