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Centro: Ncd al di qua del ‘muro’

Creato il 23 aprile 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

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Il ‘muro’ tra Forza Italia e il Nuovo Centrodestra si fa più consistente, sia perché il partito di Berlusconi e Toti è all’opposizione del governo Renzi, sia perché le elezioni europee non costringono all’alleanza gli ex Pdl. Alla lunga questo ‘muro’ potrebbe anche trasformare il Ncd in un vero e proprio Centro? Col bipolarismo (quasi bipartitico), la domanda sul possibile ‘centro’ era e restava pressoché oziosa, con la suddivisione dell’elettorato tra tre ‘poli’ più l’astensionismo, è diventata pertinente. Specialmente se Forza Italia faticherà a rifarsi l’immagine di partito moderato, lasciando l’aggettivo alle formazioni davvero centriste con tendenza alla crescita.

Per Ncd il banco di prova delle Europee sarà duro e decisivo. Scarsi sia l’apporto numerico che quello progettuale dei resti dell’Udc e di parte dei Popolari per l’Italia, il superamento con buon margine dell’asticella dello sbarramento significherà che la strada intrapresa da Alfano, Sacconi, Quagliariello e altri, all’origine soltanto diversamente berlusconiani, è quella giusta e con prospettive di Centro, paradossalmente pure grazie alla sopravvivenza di un consistente centrodestra forzista (15-20 per cento). Degli altri centristi bisogna attendere le prossime mosse e qualche risultato elettorale (europeo e amministrativo). Per Ncd abbiamo fatto dei nomi, senza voler fare torto a qualcuno che dovessimo avere scordato, ma stendendo un velo pietoso su qualche personaggio da dimenticare. Last but not least, vogliamo fare il nome di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, che auspichiamo diventi il ‘volto’ di questo possibile Nuovo Centro: in quanto forma e sostanza di buona politica, temperata ma portata avanti con passione.

Gian Paolo Vitale

 


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