Cera una volta… In My Mailbox!
Storia di un progetto folle.
Visto che sono anche io un membro dello staff del progetto In My Mailbox, ho deciso di dire la mia. In tutta sincerità, ragazzi, dipendesse da me non ci sarebbe proprio niente da dire al riguardo ma, dato che le alcune mie colleghe si sono sentite toccate da queste “voci”, ho ritenuto giusto intervenire. Forse la questione è che non so stare zitta quando qualcosa non mi va giù quindi ho deciso di raccontarvi qualcosa in proposito di questo benedetto e controverso progetto.
In My Mailbox è un progetto AMERICANO che alcune blogger Italiane hanno deciso di riportare qua, da noi, nella speranza di smuovere un po’ i rapporti, fino ad allora piuttosto rigidi, con le Case Editrici (CE). In America le CE hanno compreso da tempo quanto potere ci sia nel coltivare l’amicizia dei blogger. Quanta pubblicità gratuita! Quanto potere c’è nel passaparola!
Anche in Italia alcune case editrici hanno tentato alcuni timidi passi per venire incontro ai blogger, noi non pretendiamo di avere tutti i meriti in questione. Il nostro scopo era quello di coltivare, con calma, la fiducia delle CE e dimostrare con il lavoro e la precisione che sì, di noi Blogger si può fidare!
E’ stato per questo motivo che abbiamo deciso di unirci in un unico grande staff formato da sette blogger il 31 Agosto 2010 e di lanciare questo progetto. Abbiamo costruito un sito, una casella comune, comunicati, banner… Insomma, ci siamo date da fare! La sottoscritta per una settimana ha fatto mattina (nel vero senso della parola) per costruire un sito decente, per stendere dei regolamenti. Anita Book, Keira, Yuko contattavano, invece, le CE presentando il progetto, rispondendo a domande e delucidazioni… Insomma per farla breve ci siamo fatte un mazzo tanto per renderlo “operativo entro settembre”.
Siamo andate alla cieca, abbiamo pensato che visto che le CE sembravano un po’ diffidenti dovevamo offrire qualcosa di più, rispetto all’America, per conquistarle. L’abbiamo fatto, ci abbiamo provato e abbiamo atteso con il serio intento di far accedere al nostro staff altri membri non appena le cose avessero preso la giusta piega.
Perché tutta questa storia? Semplicemente perché sono costernata dalla piega che hanno preso le cose NON con le Case editrici ma con le nostre stesse colleghe Bloggher! E’ inaudito!
L’Invidia dilaga, è un dato di fatto, e tutte noi siamo perplesse di fronte a questi atteggiamenti.
C’è chi ci ha accusato di essere delle monopoliste, di essere una classe d’élite, di essere egoiste… E la risposta che ho sempre dato alle mie colleghe è: Ignoratele. Non sanno, non conoscono e aprono bocca solo per darle fiato.
Poi ci ho riflettuto e il “ritiro” di Anita Book dopo alcuni spiacevoli scambi di opinioni sul suo blog mi ha dato da pensare. Vogliamo scommettere che il progetto affonderà proprio perchè la gente apre bocca e gli da fiato?
Vorrei dire due cose a queste persone che, tanto per la cronaca, prima di emettere anidride carbonica inutilmente (o muovere il mouse come in questo caso) è bene essere informati. Ma dato che qua, informarsi, sembra un optional, ci penso io, va bene?
1) Cosa più importante in assoluto. Il progetto NON E’ STATO INVENTATO DA NOI, è di una blogger Americana che, ovviamente, è stata informata del nostro tentativo e che ci ha fatto tanti auguri, felice che la sua idea sia arrivata in Italia. Cosa consegue da questa cosa? Semplice. TUTTI voi potete prendere, aprire un post e chiamarlo “IN MY MAILBOX”. Nessuno vi tronca le manine, nessuno vi urlerebbe contro e, anzi, era proprio questo lo scopo del progetto! Sperare che altre blogger decidessero di seguirci!
2) Da settembre a oggi sapete quanti libri “gratis” ci sono arrivati? Facciamo una media, forse 15? Esagero? Non so, non ho tenuto i conti. Di fatto, però, vorrei che tutte voi vi ficcaste in testa che NON E’ un vezzo per avere libri gratis!!! Chiaro il messaggio? Avete idea di quanto sacrificio ci voglia per organizzare Giveaways, recensire, rispettare le scadenze, fare interviste, progetti, comunicare con le case editrici… Un blog non è un “prendo un libro e quando ho voglia leggo e recensisco”. Un blog è impegno, è passione ed è amore per i libri; a volte è capitato perfino di dover leggere un libro che, in quel momento, proprio non ci andava giù. Chi è un vero lettore sa che vuol dire, a volte capita che un libro, benché bellissimo, non sia nelle nostre corde. Ripeto, capita. Quindi no, non siamo stronzette egoiste che voglio tutto per loro!
3) Il progetto era in rodaggio e qualcuno ha avuto il coraggio di dire “Ah! Dopo BEN due mesi non hanno ancora aperto l’accesso alle altre!”. Ah, che carine! La vostra ingenuità mi fa quasi commuovere! Ma credete davvero che io e le altre non abbiamo una vita al di fuori del PC? Ma dove avete nascosto l’ultimo neurone che abitava nei vostri adorabili cervellini? Abbiamo una vita e, per chi non lo sapesse, Ottobre e Novembre è mese d’esami! Io lavoro, studio e seguo il blog e sì, lo ammetto, mangio e dormo pure, qualche volta! Cosa credevate? Che nel giro di 15 giorni avremmo avuto le caselle strapiene e il progetto avrebbe preso a correre sui binari dell’Infinito? Beh, ho una brutta notizia per tutte: non è così che vanno le cose nel mondo. Ci vuole pazienza e perseveranza. Come ha detto anche Keira, ci siamo rese conto che alcune cose non andavano bene e ci siamo messe al lavoro appena possibile per semplificare il progetto che stava risultando troppo complicato. Conseguenza? Non abbiamo ammesso altre persone, non potevamo, non ancora. Ma dobbiamo rendere conto a voi? No, in effetti non dobbiamo. Ma una domanda: vi abbiamo nel frattempo impedito di muovervi liberamente e attuare la vostra rubrica? NO. MAI. NESSUNO DI NOI. Che sia chiaro una volta per tutte! Non siamo qua alla ricerca del Monopolio del progetto. Non è nostro diritto come non è nostro desiderio.
4) Anita Book, come avete potuto notare, ha la sua rubrica, tranquillamente. NON E’ UNA CONCESSIONE CHE LE ABBIAMO FATTO. Era suo DIRITTO fare la rubrica come più le andava e l’ha fatto. Chiaro? Come potete fare anche tutte voi. TUTTE. Prendete le vostre manine, aprite la vostra casella e-mail e contattate le case editrici, vi presentate, presentate il vostro blog e sperate che vi rispondano. Perchè, non è che noi scocchiamo le dita e i libri si materializzano da noi! E che cavolo!
5) Tengo a precisare anche un’altra cosa: in America ogni blogger FA PER SE. Non sono una comitiva o una staff. Noi, dato che dovevamo portare questo progetto in Italia e, come spiegato, non eravamo pienamente consapevoli della mole di lavoro che avremmo dovuto sobbarcarci (visto che, ripeto, abbiamo una vita), abbiamo deciso di fare un gruppo staff. Ma è una nostra scelta personale, chiaro? E, spero, sia altrettanto chiaro il motivo per cui non possiamo prendere gente a casaccio e farla accedere! Condividiamo file con i nostri indirizzi, condividiamo account di Anobii ecc ecc… Ma, ripeto, è stata una nostra scelta ed è altrettanto ovvio che è nostro diritto decidere chi, come, quando e se ammettere nuova gente.
Accusarci di fare del classismo, come se ci sentissimo Dio solo perchè abbiamo dei blog (ma per favore!), non è piacevole visto che abbiamo lavorato e faticato ANCHE per tutti voi nella speranza di muovere le cose in Italia. Ci abbiamo provato e ci abbiamo creduto e vedere questa acredine, l’invidia e blogger che dicono di “sentirsi esclusi” (da cosa poi?) non è piacevole, non ci piace e sì, nel mio caso, mi fa arrabbiare!
E’ più facile criticare e attaccare piuttosto che muoversi e cercare di attuare il progetto per conto proprio? Forse, anzi, sicuramente.
Un ultima cosa e poi chiudo questo post chilometrico perchè, detta in tutta sincerità, ho di meglio da fare che ricucire l’ego ferito di chi critica e NON HA NEANCHE LA FACCIA DI FIRMARSI. Le cose non si fanno da sole ragazze e attaccare chi si muove per fare qualcosa, indirettamente anche a vostro vantaggio, è quanto di più idiota potreste fare.
Buona Domenica
Tante Care Cose
Nasreen
P.s. E per tutti coloro che vedono Anita Book come una “nuova martire”… Crescete! Nessuno vi ha vietato e/o negato nulla! Il fatto che VOI peccate di ignoranza non dipende da noi. Chiunque con un po’ di conoscenze e logica avrebbe saputo che POTEVATE SEMPRE e comunque fare una propria rubrica.