La realizzazione della ceramica artistica, invece, è da far risalire ai secoli XV e XVI quando cominciarono a produrre oggetti raffinati, spesso utilizzati per l’arredamento delle chiese.
Gli eleganti e colorati pavimenti si iniziarono a vedere nelle case private dalla seconda metà dell’Ottocento, mentre oggi ogni buon ceramista cerca di trovare il giusto equilibrio tra la tradizione e la modernità.
Le piastrelle, ormai famose in tutto il mondo, vengono ancora chiamate in napoletano riggiole, mentre l’addetto alla posa è chiamato riggiularo. Da ricordare è che le ceramiche di Vietri sono protette da una legge, che ne tutela i cicli produttivi. Per essere considerate originali devono essere cotte in forno e dipinte a mano utilizzando i colori tipici di Vietri che, su fondo bianco, riproducono il giallo del sole, gli azzurri del mare, i caldi marroni della terra e il blu del cielo. Sul retro della ceramica, poi, deve essere apposta la scritta “ceramica di Vietri”, naturalmente dipinta rigorosamente a mano.
Una passeggiata per Vietri sul Mare può far nascere un improvviso desiderio di portare un po’ di questi colori con sé, per sentirsi sempre un po’ in estate.