Perchè al tempo della rete non basta essere mafiosi, ma bisogna avere il curriculum criminis in rete !
“Francesco Palmieri era arrivato mesi fa in Italia per riscuotere un credito vantato da alcuni boss mafiosi americani nei confronti dell’imprenditore lucano Lorenzo Marsilio. Un credito risalente a 30 anni fa. Palmieri è stato bloccato dai poliziotti in un appartamento di Brooklyn, dove abitava senza risultare registrato. Oltre a Palmieri, è stato arrestato a New York anche Amabile. All’operazione hanno partecipato anche funzionari della polizia italiana.
L’indagine, sottolineano gli investigatori, ha documentato “ancora una volta l’esistenza di un tradizionale e consolidato asse criminale tra i sodalizi mafiosi operanti negli Usa e le organizzazioni radicate sul territorio italiano”.
‘Ciccio l’americano’, un mln e avrai appoggi politici – La richiesta all’imprenditore era di un milione di euro, in rate da centomila euro, per ”saldare” il debito contratto con la cupola statunitense negli anni Ottanta: dando questi soldi ”non avrai più problemi’ e ”noi ti aiuteremo per qualsiasi esigenza” assicurando ”anche appoggi politici”. E’ uno dei particolari che emerge dall’inchiesta ”Underboss”, in base a varie conversazioni tra l’amministratore della Sud Elettra, Lorenzo Marsilio, Francesco Palmieri (”Ciccio l’americano”, della famiglia Gambino), Giovanni Grillo e Salvatore Farina (che secondo gli investigatori è affiliato al boss Cesare Bonventre). Tutti latori di ”imbasciate dall’America”, recapitate non solo a voce, ma anche attraverso cartoline e messaggi anonimi: ”Dopo i vari tentativi – è scritto in una lettera scritta a mano e lasciata alla casella postale della Sud Elettra nel 2013 – andati a vuoto le chiediamo di mettersi in contatto con il nostro incaricato riguardo al contenzioso che si protrae da quasi 30 anni, non ci faccia più aspettare”.
Le minacce: cerca su Google, vedi con chi hai a che fare – ”Ciccio l’americano” parla a nome dei Gambino di New York, ma per convincere l’imprenditore lucano a onorare il suo debito, gli ricorda anche chi è l’altro referente: ”Cerca su Google Salvatore Farina” e ”vedi con chi hai a che fare”, utilizzando quindi una sorta di ”pizzino 2.0”. Per gli investigatori che hanno condotto l’inchiesta ”Underboss”, Farina è un affiliato al boss Cesare Bonventre, capo dell’altra storica famiglia della mafia newyorkese, i Bonanno: l’invito era chiaro, e puntava a far ”scoprire” all’imprenditore – secondo quanto è stato spiegato nella conferenza stampa che si è svolta stamani a Potenza – attraverso i link in rete, che Farina era, con il padre, uno dei componenti del gruppo di fuoco che nel 1983 uccise il pm Ciaccio Montalto. Tutti poi furono pero assolti, ma la ”velata” minaccia poteva pero essere idonea, secondo le intenzioni di ”Ciccio l’americano”, ad ammorbidire l’imprenditore.”
da ANSA.IT