Cercando dove l’acqua è più profonda

Creato il 12 dicembre 2011 da Timoretremore

Zeng Zi (505 a.C. – 436 a.C.), discepolo di Confucio, sostiene che è necessario mettere al centro il perfezionamento di se stessi sviluppando la conoscenza, che rende dritto il cuore e autentica la volontà. La volontà. Forse il segreto è proprio nella volontà… Forse, come dice Eraclito, è necessario “volere l’impossibile perché l’impossibile accada”.
“E’ la volontà che fa l’uomo grande o piccolo” sembra fargli eco il poeta Friedrich von Schiller che trascorse l’infanzia e la giovinezza in ristrettezze economiche, ma questo non gli impedì di mettersi in luce negli studi.
La cosa più importante, sostiene Zeng Zi, è perfezionare se stessi. Perché “è impossibile lasciare quanto è essenziale in preda al disordine e sperare di governare quanto è inessenziale.”
La conoscenza è base necessaria e irrinunciabile per raggiungere la virtù (“cuore dritto e “volontà autentica”). E’ cercando le cose, magari “dove l’acqua è più profonda”, che la conoscenza “raggiunge la sua massima estensione”. Forse perché “l’intelletto cerca, il cuore trova”, scrive George Sand.



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