Quando la maggior parte delle persone sente parlare di isotopi radioattivi comincia a preoccuparsi. Nel caso del molibdeno-99 la preoccupazione è del tutto giustificata, ma non per la sua pericolosità quanto invece per la sua mancanza.
Qualcuno conosce il molibdeno come metallo raro, impiegato in molte applicazioni industriali: additivo per produrre acciaio, indispensabile in molte applicazioni nel settore aerospaziale e nel settore dell'elettronica.
Ma il molibdeno-99 è tutt'altra cosa. Infatti è uno dei 35 isotopi conosciuti del molibdeno, il cui decadimento produce un isotopo radioattivo chiamato tecnezio-99, componente chiave della medicina nucleare, quella branchia della medicina che utilizza le radiazioni per raccogliere informazioni sugli organi interni del corpo umano, in genere per diagnosticare le malattie.
Il tecnezio-99 può essere usato per esaminare un'ampia varietà di organi e tessuti e per questo motivo è il radioisotopo più comunemente impiegato nella diagnosi medica. Attualmente, in tutto il mondo, vengono realizzati 40 milioni di diagnosi all'anno e il tecnezio-99 rappresenta l'80% di tutte le procedure di medicina nucleare.
È chiaro che il tecnezio-99, e per estensione il molibdeno-99, è un prodotto molto importante. Purtroppo, negli ultimi anni, il delicato equilibrio tra la domanda e l'offerta di molibdeno-99 si è rotto.
L'intera produzione fa capo a 5 reattori nucleari molto vecchi, che sono in attività da 50 anni, ben oltre il loro limite, dal momento che sarebbero dovuti durare non oltre i 30 anni.
Quando uno di questi reattori, l'HFR dislocato in Olanda, si è fermato per due mesi per la manutenzione ordinaria, sul mercato è venuto a mancare il 33% del molibdeno-99 necessario.
Ma l'età dei reattori non è l'unico problema che affligge le forniture di molibdeno-99. La Nuclear Security Administration americana è assai preoccupata per il fatto che la maggior parte del molibdeno-99 viene prodotto tramite processi che richiedono uranio altamente arricchito (HEU), cioè materiale utilizzato per la produzione di armi nucleari.
In altre parole la tecnologia attualmente usata per produrre molibdeno-99, e di conseguenza tecnezio-99, è obsoleta e potenzialmente pericolosa. Una tecnologia migliore e maggiormente sicura sarebbe quella che con uranio a basso arricchimento (LEU).
Purtroppo, al momento le aziende che stanno cercando di sviluppare nuove procedure per la produzione di molibdeno-99 sono poche e di dimensione ridotta, impegnate in un'impresa con alti costi e tempi incerti.
La stabilità mondiale di molibdeno-99 rischia di vacillare e di causare seri problemi a tutto il settore diagnostico mondiale.
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