Ceres è partner del gay pride di Roma e per questo prende posizione contro ogni tipo discriminazione ma soprattutto contro l’omofobia. Non sempre il modo giusto per esprimere la propria opinione è quello della presa di posizione forte e radicale contro una forma di razzismo e di discriminanza nei confronti degli altri. Esistono altri metodi per raggiungere un obiettivo comune: l’ironia. Da sempre i migliori veicolatori di “buoni propositi” sono i comici. Questi riescono meglio di tutti a farci capire la differenza tra il bene ed il male, tra ciò che è giusto o sbagliato, tra quello che da allontanare da noi e quello per cui vale la pena lottare. E come lo fanno? Con una battuta. Generando nello spettatore un senso di benessere per cui quello che percepisce è l’ingiustizia di alcune cose che dovrebbero, ormai, essere la normalità.
Ceres fa lo stesso. Ha scelto di raccontare la discriminazione che tutt’oggi subiscono gli omosessuali con l’ironia che viene rappresentata da un adesivo messo sulle bottiglie di vetro della famosa birra con su scritto solo ” No alle etichette“. Nessun marchio, nè il famoso logo ma solo una scritta sintetica e precisa che con un fare burlesco riesce a penetrare a fondo nelle nostre coscienze ed a farci unire verso l’unica considerazione possibile: Me la faccio con chi mi pare. La potenza di un marchio nasce proprio nella grande bravura di riuscire a veicolare idee e posizioni arrivando giusto al cuore delle persone e delle cose. Mi unisco a Ceres e dico:
NO ALLE ETICHETTE
Qui potete scoprire cosa ne pensano i fan Ceres della loro nuova e importante iniziativa