La città di Cernavoda rappresenta il punto in cui finisce uno dei due brevi tratti autostradali della Romania. Qui finisce l’autostrada verso il mare, e sempre qui iniziano gli ultimi quaranta o poco più chilometri di strade di campagna che ancora mancano per arrivare alla città di Costanza.
Cernavoda è scritto sui cartelli autostradali, è l’autostrada Bucarest – Cernavoda, è un punto di riferimento perchè sai che quando passi il maestoso ponte sul Danubio (è il Danubio quello, giusto?), paghi il casello e svolti a destra, dopo aver rischiato di perderti nella prima rotonda con tanto di cavalcavia che la sovrasta, beh, in quel momento sei a metà del cammino per Vama Veche. Ti metti l’animo in pace perchè la pacchia del guidare in autostrada è terminata, osservi con attenzione i canali per il passaggio delle navi, pensi quanto sudore e quanta sofferenza per scavare montagne intere, e inizi a guardarti attorno per scegliere in quale paesino fermarsi a fare uno spuntino con salsicce, ciorba o mamaliga con smentana.
Purtroppo Cernavoda non è solo questa boa di metà percorso sulla sempre piacevole via verso il mare. Leggendo il blog di Sara, riporta quanto scoperto dalla Associazione Save The Dogs sull’uccisione dei randagi di Cernavoda. Vi invito a guardare il video qui di seguito per farvi un’idea di quanto accade, e di come ormai il canile di Cernavoda si sia lugubremente sostituito a tutte le cose che associavo alla città.
Il video preso dal sito di Save the Dogs: