Guida per decifrare la certificazione IP, sempre più presente nelle specifiche tecniche degli ultimi smartphone
Non è certo una novità nel campo della telefonia la produzione di device waterproof o water resistant (e quindi spesso dotati di certificazione IP ), già prima dell’introduzione degli schermi a colori infatti venivano costruiti cellulari appositamente per resistere ad un’eventuale contatto con l’acqua.
Alla ricerca di nuovi bisogni da creare nei consumatori questa caratteristica sta venendo introdotta anche su smartphone che non fanno dell’essere waterproof la loro feature principale. Un esempio sono il Panasonic Eluga e il più conosciuto Xperia Z che tra i primi hanno portato l’attenzione oltre alla resistenza alle cadute anche a quella da agenti esterni.
Alcune aziende hanno anche proposto dei sistemi per rendere impermeabili oggetti elettronici che non lo sono di fabbrica (link) oltre alle già conosciute custodie da spiaggia.
Quindi sempre più spesso tra le caratteristiche degli smartphone troveremo la certificazione IP (International Protection).
Ma per cosa stanno le cifre dopo la sigla IP? La prima sta ad indicare la resistenza a corpi solidi, mentre la seconda quella ai liquidi. Più nello specifico:
Protezione contro i corpi solidi
- IP0x – Nessuna protezione
- IP1x - Superiori a 50mm
- IP2x – Superiori a 12mm
- IP3x – Superiori a 2,5mm
- IP4x – Superiori a 1mm
- IP5x – Protetto contro la polvere
- IP6x – Totalmente protetto contro la polvere
Protezione contro i liquidi
- IPx0 – Nessuna protezione
- IPx1 – Protetto da gocce d’acqua in verticale
- IPx2 – Protetto da gocce d’acqua con angolazione massima di 15°
- IPx3 – Protetto dalla pioggia
- IPx4 – Protetto da spruzzi
- IPx5 – Protetto da getti d’acqua
- IPx6 – Protetto da ondate
- IPx7 – Protetto da immersione temporanea
- IPx8 – Protetto da immersione prolungata
La dicitura IPxx può inoltre essere seguita da due lettere che indicano la protezione dall’accesso umano e la protezione del materiale.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake