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Cesena-Napoli 1-4

Creato il 26 settembre 2010 da Antonoce
Cesena: Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Nagatomo, Appiah (38' st Malonga), Colucci, Parolo (18' st Caserta), Schelotto, Bogdani, Giaccherini (30' st Lauro). A disp. Cavalieri, Benaoulane, Tachtsidis, Jimenez. All. Ficcadenti
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cribari (29' st Cannavaro), Aronica, Zuniga, Yebda (15' st Gargano), Pazienza, Dossena, Sosa (15' st Cavani), Hamsik, Lavezzi. A disp. Iezzo, Santacroce, Maggio, Dumitru. All. Mazzarri
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatore: 4' st Parolo (C), 27' st Lavezzi (N), 36' st Hamsik rig. (N), 44' st Cavani (N), 47' st Cavani
Note: espulso Mazzarri al 5' st per proteste. Ammoniti Schelotto e Lauro.
Questo Napoli ci fa incazzare, ma anche gioire. Nel mezzogiorno di fuoco il Napoli domina ma non tira in porta, passa in svantaggio, sbagliando ancora tanto, poi si compatta, e dilaga. Quattro a uno: quattro perle che demoliscono il Cesena. Ma si continua a sbagliare, a soffrire: questa squadra non è al top, deve lavorare in particolare in difesa e, una volta che si saranno adattati anche i nuovi, oggi bocciati, gli azzurri potranno entrare tra i grandi.
Segnano i tre gioielli azzurri: Lavezzi, Hamsik e Cavani, con quest’ultimo che, entrato a gara iniziata, ha regalato due autentici capolavori, che ora lo proiettano in testa alla classifica dei cannonieri.
In vista della sfida di giovedì con lo Steaua, Mazzarri ha dato spazio al turn over. In campo Yebda, Sosa e l’esordiente Cribari, al centro della difesa al posto dio Cannavaro. Il Napoli gioca, palleggia, ma non sfonda il muro del Cesena, composto sempre da almeno sette uomini. Le fasce sono lente, con Zuniga che ha sì volontà, ma non velocità.
La ripresa si apre come troppo spesso succede al Napoli: black out difensivo, e gol degli avversari. Questa volta sono il duo Cribari – Campagnaro a regalare il gol ai padroni di casa. Il Napoli, come quasi sempre gli succede, aspetta lo svantaggio per svegliarsi. Mazzarri, espulso per proteste ingiustificate in occasione del gol del Cesena, ristabilisce il vecchio assetto: mette fuori i nuovi e manda in campo i “titolari”. Dentro Cavani e Gargano, per Sosa e Yebda. La gara inizia a vivacizzarsi, ed è sull’asse Lavezzi – Cavani, con quest’ultimo in veste di uomo assist, che si confeziona il pareggio azzurro. Bravo il Pocho a rubare il tempo agli avversari, segnando il suo primo gol stagionale. Ci pensa Hamsik a portare in vantaggio i suoi., con un calcio di rigore concesso epr atterramento di Zuniga. Il finale, poi, è accademia. Il Cesena scompare dal campo, e brilla la stella di Cavani, aiutato anche da una certa freschezza atletica per essere entrato dalla panchina. Il matador segna una doppietta da incorniciare: prima con un gran sinistro dopo aver messo a sedere due avversari, poi con un tiro di prima di destro a girare, che non si può descrivere: bisogna guardarlo per ammirarlo in tutta la sua bellezza di autentica prodezza balistica. Tutto in cinque minuti, con il tifosi del Napoli che si leccano i baffi.
Il Napoli che vogliamo è quello di fine partita: quello da correggere è il solito brutto Napoli distratto in difesa, incapace di costruire gioco, tanto da attendere la prima mossa dell’avversario per svegliarsi. Questo atteggiamento è da correggere soprattutto perché va contro il Dna di una squadra che è costruita per attaccare.
Ora ci sarà la coppa con lo Steaua, poi ci sarà la gara interna con la Roma: due partite che diranno già la verità, in cui il Napoli è chiamato a chiarire a tutti che ora sa vincere anche in coppa e in casa, e che la rotta è definitivamente invertita.

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