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Ce.S.In Cus Torino fermato in casa, con inferiorità numerica

Creato il 10 dicembre 2012 da Sportduepuntozero

Cus Torino RugbyAveva tutto e al fischio finale si trova con nulla in mano. Molto bello e maturo il Ce.S.In, CUS Torino, che a parità di uomini conduce le danze contro il Rangers Vicenza. Il secondo cartellino giallo all’indirizzo di Lucas D’Angelo al 23′ della ripresa contribuisce a spostare gli equilibri e agevola la rimonta dei veneti, che portano via quattro punti da Grugliasco e dimostrano di meritare la classifica che hanno. In assenza dell’infortunato Willem Heymans coach Regan Sue sposta Manuel Musso a centro e inserisce Carlalberto Lo Greco all’ala. Partono alla grande i cussini, che evidenziano una notevole superiorità in mischia e nelle touche. Al 5′ una convincente azione alla mano viene vanificata da un “in avanti” di Baire. Tocca poi a Lo Greco scattare sulla destra e costringere gli avversari al placcaggio. D’Angelo ha la possibilità di siglare il vantaggio, ma colpisce in pieno il palo su punizione. Ospiti in 14 al 16′ per il cartellino giallo a Rizzo. Baire tenta la penetrazione personale al 20′, invece di scaricare all’ala, e viene fermato. Il Ce.S.In. preme e costringe il Rangers a tre mischie consecutive all’altezza dei cinque metri. La prima linea universitaria, con Modonutto sugli scudi, è irresistibile e i ripetuti falli dei biancorossi inducono l’arbitro Damasco ad assegnare la meta tecnica, che D’Angelo trasforma (7-0). Alla mezz’ora i vicentini accorciano le distanze con un piazzato di Pavin. Doglioli al 34′ s’invola e Lo Greco lo placca con grande tempismo. Subito dopo un tocco in avanti frena la verve degli uomini allenati dalla coppia Rampazzo-Piovene. Nel recupero Pavin inquadra i pali dalla piazzola e si va al riposo sul 7-6. In apertura di ripresa il numero 10 tenta di piazzare quasi da metà campo e fallisce l’obiettivo. Passano tre minuti e gli ospiti rimangono in inferiorità numerica per l’ammonizione di Dolcetto. Ne approfitta subito il CUS Torino, che calcia in touche e con la successiva maul manda in meta Alparone. D’Angelo trasforma per il 14-6. All’8 l’argentino si prende il giallo e senza il loro uomo più esperto i padroni di casa subiscono solo un calcio di Pavin (14-9) al 9′. Per il resto palesano una bella sicurezza nel controllo del match e riallungano con una punizione mandata a destinazione da Baire (17-9). I tifosi locali si spellano le mani per gli applausi, perché i loro beniamini stanno battendo la seconda della classe. In agguato c’è però un cartellino che invertirà l’inerzia della sfida. Al 23′ è di nuovo giallo per D’Angelo, che esce definitivamente dal campo. Il Vicenza fiuta che il vento sta cambiando e medita il colpaccio. Al 29′ Marchiori va in meta e Pavin calcia la palla del -1 (17-16). Musso prova un drop al 32′ e lo manca nettamente. Corre il 35′ quando l’americano Stanfill firma la meta del sorpasso, che Pavin s’incarica di arrotondare al calcio (17-23). La partita già difficile diventa per i cussini un sesto grado a testa in giù. Rimane solo il punto del bonus difensivo, ma al 44′ anche quello sfuma, per l’abilità di Pavin, che da lontano infila i pali su punizione. Bravissimo lui e bravissimi i suoi compagni, che espugnano l’Albonico e lasciano un Ce.S.In. comunque generoso a riflettere su ciò avrebbe potuto essere è non è stato.

TABELLINO

Ce.S.In. CUS Torino – Rangers Rugby Vicenza 17-26 (primo tempo 7-6) (0-4)

Ce.S.In. CUS Torino: 15 Baire, 14 Lo Greco C. (7′ st Monfrino), 13 Musso, 12 D’Angelo, 11 Tinebra, 10 Forte, 9 Jaluf, 8 Merlino, 7 Alparone, 6 Amadio (19′ st Spaliviero), 5 Narcisi, 4 Bandieri (19 st Malvagna), 3 Iacob, 2 Martina, 1 Modonutto (1′ st Lo Faro). A disposizione: Nicita, Gecse, Falcetto e Civita. All.: Regan Sue

Rangers Rugby Vicenza: 15 Doglioli, 14 Marchiori, 13 Gastaldo, 12 Traverso, 11 Iotti (41′ st Bonuomo), 10 Pavin, 9 Masi, 8 Stanfill, 7 Cenghialta (16′ st Edoardo Tonello), 6 Torregiani, 5 Fracca (40′ st Pellizzari), 4 Rizzo (43′ st Gnata), 25 Furegon (29′ st Pogni), 2 Barbato, 1 Dolcetto. A disposizione: Mazzini, Nicoli e Filippo Tonello. All.: Roberto Rampazzo

Arbitro: Carlo Damasco (Napoli)

Assistenti: Marco Masetti (Arezzo) e Salvatore Vassallo (Genova).

Marcatori: Primo tempo: 23′ meta tecnica, trasf. D’Angelo (7-0); 30′ c.p. Paviun (7-3); 43′ c.p. Pavin (7-6) . Secondo tempo: 4′ meta Alparone, trasf. D’Angelo (14-6); 9′ c.p. Pavin (14-9); 13′ c.p. Baire (17-9); 29′ meta Marchiori, trasf. Pavin (17-16); 35′ meta Stanfill, trasf. Pavin (17-23); 44′ c.p. Pavin (17-26).

Ammonizioni: Primo tempo: 16′ Rizzo. Secondo tempo: 4′ Dolcetto; 8′ D’Angelo; 23′ D’Angelo (rosso).

Man of the match: Louis Stanfill (Rangers Rugby Vicenza)

La soddisfazione del Rangers a fine gara è giustificata, perché il successo conquistato all’Albonico pesa. Particolarmente contento è il 27enne flanker californiano Louis Stanfill, votato migliore uomo in campo. «È stata una vittoria ottenuta con il cuore, perché ci abbiamo creduto anche quando eravamo in svantaggio. Abbiamo retto il campo molto bene e tenuto la posizione anche quando non eravamo in possesso di palla, contrastando ottimamente il Cus Torino. Per quanto mi riguarda sono felice per la meta. La prestazione è stata senza dubbio migliore di quella della scorsa domenica». Lo statunitense era infatti reduce dal trittico di partite disputate con la maglia della Nazionale e un po’ affaticato non aveva reso secondo il suo standard. Stanfill non è sorpreso della piazza d’onore che lui e i suoi compagni occupano, al primo anno del club biancorosso in A2.«Penso che siamo un’ottima squadra con un grande potenziale». Addirittura pronti a puntare alla promozione? «Quando si gioca dando tutto, come facciamo noi, e seguendo i piani di gioco si può ottenere qualsiasi risultato».

L’unica altra compagine cussina impegnata è stata l’Under 23, che ha trionfato a Lumezzane per 31-8, con le mete di Hazen Mamdouh, Sebastiano Lo Greco, Dennis Perju Paolo Martra ed Enrico Varalda e tre trasformazioni di Fabrizio Falasca. Non è neppure partita per Viadana l’Under 16 Elite, causa il rinvio della partita per neve.

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