Finisce con tanta amarezza il sogno del Milan di conquistare la sua ottava Champions League. Al Camp Nou il Barcellona vince il 'derby del mondo' per 3 a 1, ma sulla partita pesa tantissimo la decisione dell'arbitro Kuipers di assegnare un rigore davvero discutibile sull'1-1. Partita che comunque è stata giocata alla grande dal solito Barça, che ha subito aggredito il Milan sin dai minuti iniziali e che alla fine ha meritato il passaggio del turno. I rossoneri hanno cercato di fare la partita dell'andata, aspettando i catalani e cercando le ripartenze, davvero tanto cuore e tanta personalità per i ragazzi di Allegri che escono a testa alta dalla competizione e vengono applauditi dai tifosi al seguito.
Al fischio di Kuipers è subito Lionel Messi show. Al 4' la pulce va subito alla conclusione dopo un'azione personale. Due minuti dopo si divora un gol col destro, solo davanti ad Abbiati. Al 10', Mexes gli regala il pallone, l'argentino serve Xavi in area che non trova il tempo giusto per calciare e riprova a servire il numero 10, Antonini con un disperato tentativo in scivolata lo stende, rigore netto che lo stesso Messi trasforma e Barça in vantaggio. I catalani continuano ad attaccare, il Milan soffre, ma tiene botta e non subisce occasioni pericolose oltre a un'azione personale di Dani Alves terminata con un fallo del brasiliano su Abbiati. Al 32', primo buco lasciato dalla difesa blaugrana e il diavolo trova il pareggio. Ibra riceve palla da Robinho e smarca Nocerino davanti a Valdes, il centrocampista napoletano non perdona e il Milan torna a sognare. Sulle ali dell'entusiamo il Milan difende con tutte le proprie forze, ma al 40' su un calcio d'angolo per i catalani, Kuipers fischia un rigore molto dubbio per una trattenuta di Nesta su Busquets: la trattenuta c'è, ma è reciproca e fra i due c'era anche Puyol che non aveva certo le mani in tasca, inoltre l'arbitro assegna il rigore ancora prima che il calcio d'angolo fosse battuto. Il Milan protesta per oltre due minuti inutilmente, il regalo è già stato recapitato e Messi non lo spreca. 2-1 Barça alla fine dei primi 45'.
Nel secondo tempo la squadra di Allegri parte con molta più aggressività alla ricerca del pareggio, Ibra cade in area sull'intervento di Mascherano, ma è un rigore dubbio da fischiare, sicuramente c'era più questo che quello su Busquets. Il Barcellona non molla niente, ogni volta che recupera il pallone addormenta il gioco con la solita infinita danza di passaggi e appena può fa malissimo. Al 53' ennesima azione personale per vie centrali di Leo Messi che scarica il sinistro e colpisce Mexes in scivolata, la palla sfortunatamente carambola sui piedi di Iniesta che solo davanti ad Abbiati non può fallire, 3-1. Il Milan accusa il colpo, soprattutto psicologicamente, prova a gettarsi in avanti, ma non riesce a impensierire Valdes. E' il Barça invece ad andare vicino due volte al quarto gol, con contropiedi fulminanti e difesa del Milan ormai altissima, fortunatamente per i rossoneri le palle gol capitano sui piedi di Thiago Alcantara e Adriano che graziano Abbiati. Allegri prova a giocare la carta Pato, al rientro dopo le visite con esito positivo negli States, ma la partita del brasiliano non dura nemmeno un quarto d'ora, appena sente tirare il muscolo si ferma per l'ennesima volta, mandando in pezzi tutto il lavoro svolto dall'attaccante per guarire. Il finale è tutto nervosismo e frustrazione dei rossoneri e fioccano i cartellini.
Il Barcellona conquista quindi la quinta semifinale consecutiva e sogna la finale tutta spagnola col Real Madrid. Per il Milan c'è il rammarico di non essere riuscito nell'impresa che fino al 53' sembrava fattibile, ora c'è uno scudetto da vincere e i rossoneri potranno concentrare tutte le loro forze su quello, unico obiettivo rimasto.
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