Qualche tifoso, tra i più ottimisti, aveva sperato in una notte magica, qualcun altro era già rassegnato all’idea di vedere il sequel del film horror dell’andata, la realtà dei fatti, invece, ci ha regalato un fotogramma lucido della distanza che separa la seconda forza del nostro campionato dal panzer tedesco targato Guardiola.
Finisce 2-0 il big match di Champions League tra Roma e Bayern Monaco; niente debàcle, questa volta, per Garcia & co, nessun pallottoliere e nessuna figuraccia, solo la manifesta superiorità di una squadra quasi perfetta, capace di rimanere ai vertici del calcio mondiale da svariati anni. Pochi rimpianti per la Roma -l’ingresso ritardato di Gervinho e il miracolo di Neuer su Nainggolan al 83′ – ma soprattutto notizie lietissime da Manchester, dove una doppietta di Doumbia ha piegato il super favorito City, rendendo meno amara la serata giallorossa.
Garcia ha provato a mischiare le carte, facendo partire dal 1′ la tanto acclamata coppia Destro-Florenzi, ma a poco è servita la fame di gol dei due giovani giallorossi. Il Bayern, in pieno stile Guardiola, ha tenuto il campo alla perfezione per quasi tutti i 90′ di gioco, andando a pressare molto in alto i portatori di palla della Roma e riversandosi nella metà campo avversaria con almeno 7 giocatori. Esemplare il gol del vantaggio dei bavaresi, nato dalla forza impressionante di Alaba – uno che di solito fa il terzino – e perfezionato dalla classe e dalla freddezza di Ribéry, tornato titolare dopo un lungo stop. Si è dovuto attendere il 64′ per vedere il raddoppio dei tedeschi, questa volta partorito dall’asse vincente Lewandowski-Götze e favorito dalla scarsa attenzione del buon Torosidis. Nel finale di gara anche un annoiato Neüer ha deciso di prendere parte alla festa bavarese, andando a spegnere per due volte -prima sul tiro di Gervinho e poi sulla ribattuta a colpo sicuro di Nainggolan – le ultime speranze di rimonta rimaste alla Roma.