Ancora una serata di emozioni in Champions League: inarrivabili come sempre Bayern e Barça, ma non sono mancate le sorprese, dal Benfica allo Zenit. La Juve stecca ma non crolla, bene Roma e Chelsea che si rimettono in carreggiata. Ecco il nostro consueto pagellone.
Voto 1 all’Arsenal, che capitola rovinosamente contro un Bayern esorbitante: ultima nel girone, l’eliminazione dalla Champions è a un passo. Inutile ma spettacolare la splendida rovesciata di Giroud.
Nice goal by Giroud. https://t.co/9Gy5j7OPfB
— World Soccer Shop (@worldsoccershop) 4 Novembre 2015
Voto 2 al Valencia, che cade contro il Gent e si trova a sole due lunghezze di distanza proprio dalla squadra belga. Il secondo posto del girone è tutto da difendere, e c’è ancora lo Zenit da affrontare…
Voto 3 al Siviglia che crolla in casa contro il City (sotto 2-0 in meno di 5′) e vede gli ottavi di Champions quasi compromessi. A -5 dalla Juve, servirebbero due vittorie consecutive e una sconfitta dei bianconeri contro il City. Non impossibile, ma improbabile.
Voto 4 al Wolfsburg, che regge per 45′ contro gli olandesi del PSV ma cade nel secondo tempo grazie ai colpi di De Jong, marcatore e assistman. Le due squadre ora sono pari a 6 punti, a -1 dallo United: si giocheranno a distanza la qualificazione fino all’ultimo minuto. Girone apertissimo.
Voto 5 al PSG, beffato dai Blancos e dalla sorte. Perde Verratti a partita appena iniziata, colpisce il palo ben due volte ma basta un’incomprensione tra i difensori e un’uscita sconsiderata di Trapp per andare in svantaggio. Il primo posto del girone è compromesso.Voto 5 anche al Galatasaray, per il secondo anno consecutivo già (quasi) fuori dalla qualificazione. Non basta Podolski, il 2-1 firmato da Luisão schianta i turchi relegandoli al terzo posto.
Voto 6 alla Juve, che, pur in inferiorità numerica, porta a casa un punto preziosissimo per il passaggio agli ottavi di Champions. Merito di una prestazione magistrale di Buffon e dello splendido goal messo a segno da Lichtsteiner. I bianconeri hanno trovato la grinta dello scorso anno, ma il gioco ancora latita. Bocciati Chiellini e Hernanes: pessimo l’errore difensivo sul primo goal, folle il fallo del brasiliano che costa l’espulsione. La compagine di Allegri dovrà conquistare ancora 2 punti, ma la strada è tutta in salita. 6 anche all’Atlético, che incappa in un pessimo 0-0 contro l’Astana e si complica l’accesso agli ottavi. Due le traverse colpite, assoluto il dominio del campo. Peccato.
La @juventusfc pareggia contro il @borussia per 1-1, gran gol di #Lichtsteiner. Juve 2ª nel girone D. #SkySport pic.twitter.com/YG5fl4sqU2
— Sky Sport (@SkySport) 3 Novembre 2015
Voto 7 a Pjanic che con freddezza e precisione regala alla Roma tre punti fondamentali contro il Bayer, riacciuffando il vantaggio a pochi minuti dallo scadere dopo un assurda (ma non inattesa) rimonta dei tedeschi. Tre punti meritati che tengono in vita le speranze di qualificazione: può essere il match della svolta. 7 anche al Real, che doma ma non domina il PSG e conquista la matematica qualificazione agli ottavi con due match d’anticipo. A segno un difensore, Nacho Fernández, che stronca un PSG molto aggressivo e sfrutta un’uscita a vuoto del portiere: a fermare i francesi ci pensano i legni, colpiti ben due volte. 7 anche al Chelsea, finalmente vincente dopo due sconfitte pesantissime tra Premier e coppa nazionale. Grazie a un autogol degli ucraini e uno strepitoso Willian, Mou batte la Dinamo Kiev riacciuffando il secondo posto del girone di Champions. Il discorso qualificazione è finalmente riaperto. 7 anche alle due sorprese di questo inizio di Champions League, il Gent e Olympiakos: i primi conquistano la prima storica vittoria nella massima competizione europea contro un irriconoscibile Valencia e si portano a -2 dal secondo posto; i greci grazie a una super doppietta di Pardo rimontano la Dinamo Zagabria nei 25′ finali di partita e volano al primo posto del girone insieme al Bayern, a ben +6 dai Gunners. 7 anche allo United, che pur non brillando conquista i 3 punti col CSKA grazie all’eterno Rooney.
Voto 8 al Porto, che gioca sul velluto contro il Maccabi, la Cenerentola del gruppo, rifilandole tre goal. Partita senza storia. A Tel Aviv i tifosi si regalano solo la gioia del primo goal in Champions League. 8 allo Zenit, trascinato da uno strepitoso Dzjuba. La doppietta contro il Lione (terza doppietta in 10 giorni per lui) regala alla squadra la qualificazione: ai russi basterà un punto in due partite per accedere agli ottavi di Champions.
Voto 9 al City che disintegra il Siviglia in meno di 5′, con il 2-0 firmato da Sterling e Fernandinho. Gli spagnoli reagiscono con Trémoulinas, ma il tris di Bony chiude definitivamente i conti. Inglesi agli ottavi e con il primo posto del girone da difendere, a +1 sulla Juve. 9 anche ad un ottimo Barcellona, sempre più in crescita nonostante l’assenza prolungata di Messi. La doppietta di Neymar e il tris di Suárez schiantano il BATE: con la Roma a -5 e il Bayer a -6, ai blaugrana basteranno due soli punti per accedere matematicamente agli ottavi. 9 infine allo Shakhtar, che contro il Malmö vince lo spareggio per il terzo posto e il passaggio in Europa League. Gli uomini di Lucescu rimediano alla sconfitta subita in Svezia e si impongono con un perentorio 4-0: ancora a segno, tra gli altri, Alex Teixeira.
Voto 10 a uno stratosferico Bayern, che vendica la recente sconfitta all’Emirates con un plateale 5-1. In campo il dominio è assoluto: ai bavaresi bastano 45′ per avere già la partita in tasca, il 3-0 spegne ogni speranza di rimonta. A segno tra gli altri i soliti Lewandowski e Mueller (con una doppietta). 10 anche al Benfica, il brutto anatroccolo diventato cigno. Il 2-1 inflitto ai turchi regala ai portoghesi il sorpasso ai danni dell’Atlético: primo posto del girone, qualificazione ormai in pugno. Un percorso sorprendente e inatteso, visto anche il crollo dello scorso anno. 10 infine ai tifosi del Chelsea, che non fanno mancare il proprio sostegno nonostante l’avvio di stagione indifendibile dei Blues dello Special One. Bellissimo lo striscione “One of Us” dedicato a Mou, e il portoghese (non proprio un tenerone) arriva quasi a commuoversi. Un segno che nel calcio esistono anche l’affetto e la riconoscenza, non solo i trofei.
One of us. https://t.co/yBWgrvzOlQ pic.twitter.com/f08KvieiP3
— José Mourinho (@josemourinhotv) 4 Novembre 2015
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