«A dirla tutta non è che io sia molto fortunato con i sorteggi - ha detto Mourinho al sito Uefa.com - . Mi trovo sempre davanti i campioni d’Europa. Quando ero al Chelsea abbiamo affrontato il Porto, il secondo anno al Chelsea abbiamo giocato contro il Barcellona e poi contro il Liverpool. Quando ero all’Inter abbiamo giocato contro il Manchester United nella fase a gironi, poi l’anno successivo contro il Barcellona.
A dire il vero speravo di ritrovare l’Inter per continuare la mia tradizione. Non sarà l’Inter, ma ce la vedremo con Milan e Ajax, club che hanno vinto molte Coppe dei Campioni, che hanno una grande storia e una grande cultura calcistica, tutto nel mio girone»....«La quarta giornata segnerà il mio ritorno a Milano dopo la vittoria della Champions League - ha spiegato Mourinho - San Siro, è uno stadio nel quale non ho perso per due anni e quindi spero porti fortuna. Il Milan è un grande rivale che ho sempre rispettato. Anche loro mi hanno sempre rispettato»....«Tornerò a San Siro come allenatore del Real Madrid, non come ex allenatore dell'Inter. Si sa che scriveranno 'i tifosi dell'Inter tiferanno per lui contro il Milan'. Chissà? Io ci vado da professionista cercando di fare il risultato che serve al Real Madrid. Una delle mie qualità è che non penso a me stesso. Non mi proteggo. Sono nel calcio per dare tutto ai club. Certe volte mi trovo in situazioni problematiche o guerre interne. Non mi piace la parola ma non riesco a trovarne di migliori. Questo perché quando arrivo in un club, ne indosso la maglia. Anche se non sono nato tifoso del Chelsea, dell'Inter o del Real Madrid, i tifosi capiscono subito che sono uno di loro. Questo, oltre ai risultati positivi, di solito aiuta a costruire delle buone relazioni. Darò tutto e spero che i risultati arriveranno».