Una partita giocata con coraggio, attenzione, qualità per oltre un’ora ma l’Atletico Madrid esce alla distanza e con un gol di Diego Costa all’83′ beffa il generoso Milan di Seedorf, che come si auspicava si trasforma davvero anche stavolta in Champions, ma non basta. E per qualificarsi ai quarti, adesso, serve l’impresa.
Del resto, si sa: la musica della Champions, sette Coppe in bacheca e tanta storia dalla parte del Milan che si lascia dietro tutte le incertezze del campionato per scoprirsi bello e propositivo contro l’Atletico Madrid di Diego Simeone, protagonista della lotta a tre in Liga contro Real Madrid e Barcellona e squadra fin qui perfetta in stagione. Seedorf ripropone il 4-2-3-1 e schiera Essien e De Jong davanti alla difesa, Kakà dietro Balotelli e Taarabt e (finalmente) Poli sugli esterni, col centrocampista ex doriano pronto a scendere in mezzo e dar aiuto ai due mediani. Partenza aggressiva e col pressing alto dell’Atletico, schierato con un 4-4-2 compatto e con Diego Lopez e Raul Garcia di punta, ma i rossoneri riescono a uscire dopo qualche minuto col possesso di palla molto corto e a salire di ritmo e intensità. Così che i Colchoneros restano adesso più bassi con grande intelligenza tattica, di scuola italiana del resto, quella da cui il tecnico argentino ha attinto le maggiori conoscenze. Ma il Milan è pericoloso: Balotelli al 10′ prova da fuori; al 15′, dopo un’azione molto veloce, Taarabt libera al tiro Kakà che coglie la traversa. E’ ancora Taarabt che al 18′ pesca in area Poli, deviazione di testa e Courtois si allunga quanto basta per mandare il pallone sul palo.
Poco dopo si fa male De Sciglio, vittima del gioco duro degli spagnoli, dentro Abate. Kakà protagonista al 30′ con un tiro alto di poco, l’Atletico replica e torna ad alzarsi, ma la difesa rossonera, quando impegnata, libera abbastanza bene. Al 42′ Balotelli con un tiro a girare sfiora il palo. Primo tempo eccellente dei rossoneri.
A inizio ripresa le squadre si annullano in mezzo per diversi minuti. In fase di non possesso la disposizione è simile, ma al 52′ ci pensa Diego Costa a creare la prima occasione. Il Milan riesce di nuovo ad accelerare, occasioni tra il 58′ e il 59′ per Taarabt e Kakà. La stanchezza però comincia ad affiorare nella squadra di Seedorf, e del resto l’unico (grosso) problema è stato non trovare il gol del vantaggio.
Qualche pallone messo in mezzo e altre iniziative di Taarabt e Kakà regalano possibilità al Milan, non nitide però come a inizio gara. Simeone inserisce Cristian Rodriguez, l’Atletico comincia ad affacciarsi in avanti, accorgendosi delle difficoltà fisiche dei rossoneri, che al 78′ perdono Balotelli per un colpo alla spalla, e dentro Pazzini. Simeone risponde con Adrian Lopez, ed è proprio lui che all’83′ si procura l’angolo decisivo: battuta alla sinistra della porta rossonera, una deviazione fa impennare la sfera, la zona difensiva dei rossoneri salta clamorosamente e sul palo lungo c’è libero Diego Costa che può mettere dentro: 0-1 Atletico, beffa incredibile. Un tiro da fuori di Rami e un’altra accelerazione di Kakà e una palla in mezzo di Taarabt sono le ultime occasioni per il Milan, che esce battuto nel punteggio, ma non nella prestazione. E, purtroppo, servirà l’impresa in casa dell’Atletico Madrid, al ritorno, possibile con questo Milan ma certo molto difficile. Soprattutto se sono delle ingenuità in difesa a vanificare prove di grande sostanza.
«Credo che tutti abbiano visto quello che hanno fatto i ragazzi: sono orgoglioso di loro. Alla fine ci è mancata un po’ di gamba, loro invece sono cresciuti fisicamente. Sul gol siamo stati sfortunati, nel primo tempo abbiamo dato delle buone risposte – dice Clarence Seedorf – abbiamo dimostrato di avere molto rispetto dell’Atletico con un atteggiamento sempre aggressivo e propositivo, i nostri tifosi ci hanno dato una grossa mano, i ragazzi hanno risposto e hanno ragione ad essere ottimisti: fanno bene a credere alla possibilità di rimontare. Conosco il Calderon (stadio dell’Atletico, ndr), ma conosce bene anche me. Mi sono divertito molto in quello stadio. Speriamo per il calcio italiano di ribaltare il risultato».
«Sapevamo di trovare di fronte un Milan cattivo e intenso, soprattutto dopo i primi 10′ – spiega Diego Simeone - abbiamo cominciato molto bene, poi abbiamo perso qualche pallone di troppo. Non uscivamo bene, ma nel secondo tempo abbiamo cambiato, fermando meglio Balotelli e Kakà, e abbiamo cominciato a guadagnare il centrocampo. A quel punto abbiamo cominciato a prendere il gioco, e dopo il gol abbiamo fatto la partita che volevamo. L’attenzione sulle palle inattive? Sappiamo che quando si arriva a questo punto bisogna sfruttare tutte le occasioni. Noi conosciamo i nostri limiti, e questo vuol dire tanto: giochiamo da squadra, per provare a superarli». (Fonte interviste Gazzetta.it)
Il Tabellino della gara
Milan-Atletico Madrid 0-1 (primo tempo 0-0)
Milan (4-2-3-1): Abbiati, De Sciglio (26’ Abate), Bonera, Rami, Emanuelson; Essien, De Jong; Taarabt, Kakà, Poli (86′ Constant); Balotelli (78′ Pazzini). (Amelia, Mexes, Zaccardo, Petagna). Allenatore Clarence Seedorf.
Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Insua; Arda Turan (74′ Cristian Rodriguez), Mario Suarez, Gabi, Koke; Raul Garcia (80′ Adrian Lopez), Diego Costa. (Aranzubia, Aldeweireld, Sosa, Diego, Villa). Allenatore Diego Simeone.
Ammoniti: Abate, Bonera, Rami (Milan), Diego Costa, Insua, Mario Suarez, Adrian Lopez (Atletico Madrid)
Espulsi: nessuno
Recupero: 1′p.t. 3′s.t.
Arbitro: Pedro Proença (Portogallo).
Per quanto riguarda le altre gare disputate finora, nella serata di mercoledì il Bayern Monaco vince 2-0 in casa dell’Arsenal con i gol di Kroos al 54′ e Muller all’88′. Ozil spreca un rigore all’8′, lo stesso fa Alaba al 38′ dopo anche l’espulsione del portiere Szczesny per fallo in area su Robben. Ma nella ripresa la squadra di Guardiola trova lo spunto e chiude l’incontro, ipotecando la qualificazione.
Nella serata di martedì, dopo un primo tempo bloccato, un altro episodio sblocca la gara di Manchester, quando Demichelis mette giù Messi in area al 54′ e lascia in 10 i suoi: il fuoriclasse argentino realizza il rigore seguente. E, nel finale, Daniel Alves trova al 90′ il raddoppio che anche in questo caso ipoteca il passaggio ai quarti per i blaugrana.
Non c’è proprio storia alla Bayer Arena, dove il Paris Saint-Germain di Blanc passeggia sul Leverkusen vincendo 4-0. Già al 3′ apre Matuidi, poi arriva super Ibrahimovic, che al 37′ su rigore e con una gran tiro dal limite al 42′ mette in cassaforte la gara. E, dopo qualche tentativo dei tedeschi nella ripresa, addirittura Cabaye realizza la quarta marcatura all’88′.
Quindi, su quattro gare sono altrettante le vittorie esterne delle squadre qualificate come prime nella fase a gironi. La settimana prossima, con le altre quattro gare d’andata, vedremo invece che tipo di risultati ci daranno.
Champions League 2013/2014, Ottavi di Finale, Andata
18/02
Manchester City-Barcellona 0-2
Bayer Leverkusen – Paris Saint-Germain 0-4
19/02
Milan-Atletico Madrid 0-1
Arsenal-Bayern Monaco 0-2
25/02
Zenit-Borussia Dortmund ore 18.00
Olympiacos-Manchester United ore 20.45
26/02
Galatasaray-Chelsea ore 20.45
Schalke 04-Real Madrid ore 20.45
Fonte per Risultati e Marcatori: Uefa.com
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla