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Champions League: rimonta United, Borussia KO ma passa

Creato il 20 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Champions League: rimonta United, Borussia KO ma passa mar 20, 2014    Scritto da Redazione    Calcio, Sport 0

Champions League: rimonta United, Borussia KO ma passa

Inghilterra, Grecia, Germania e Russia. Storie di nazioni, di tradizioni, di colori. Il ritorno di ottavi di Champions League del mercoledì sera coinvolge non solo quattro club, ma anche quattro diversi ambienti calcistici in cui riversano i loro rispettivi paesi.

Da una parte abbiamo il Manchester United, una delle società più antiche e titolate d’Inghilterra, ora timida proiezione del suo passato, che fatica in campionato, come in Europa, reduce da una pessima prestazione ad Atene (2-0 il risultato all’andata per i greci). Dall’altra, appunto, l’Olympiacos: squadra giovane, ambiziosa, che fa dell’orgoglio e della passione, ma anche del bel calcio, la propria filosofia di gioco. In Germania poi, forse banalmente, ci ritroviamo a sottolineare ancora una volta l’organizzazione perfetta di una società come quella del Borussia Dortmund che ha ormai acquisito un posto privilegiato nel panorama europeo.

È proprio qui, nel suggestivo Signal Iduna Park, che approda l’armata russa, lo Zenit, capitanata da Semak, in attesa dell’arrivo di Villas Boas, chiamato a sostituire Spalletti, reduce da prestazioni negative. Questa trasferta, però, sarà una dura prova per lui. La sua squadra, infatti, deve recuperare in casa dei tedeschi il pesante bilancio di 4-2 dell’andata. Con queste premesse, ci apprestiamo a seguire due match esaltanti, dall’esito assai insicuro. Primo tempo con l’acceleratore da ambo due le parti. A Manchester, i padroni di casa sanno di non potersi concedere sbavature, per non uscire dall’ultima competizione ancora in gioco. Moyes elabora una formazione quasi del tutto votata all’attacco (Van Persie unica punta seguito dietro da Welbeck, Rooney e Valencia). A centrocampo, poi, il veterano Giggs porterà l’esperienza che serve in queste partite. Nonostante il tifo, con un eufemismo, caloroso dei supporters inglesi, la squadra del Pireo non sembra soffrire di timori reverenziali, ma anzi al 15′ ha sui piedi di Perez una grandissima occasione, che, tuttavia, viene sprecata.

Contemporaneamente, proprio al 15′, a Dortmund ecco che l’esplosivo Hulk tira fuori dal suo repertorio un gran gol con un missile destinato all’incrocio. Gelato, quindi, l’ex Westfalenstadion con lo Zenit che si porta sull’1 a 0. Per la gioia dei tifosi teutonici, tuttavia, il Borussia sembra riprendere in mano le redini della partita, riuscendo a controllare i ritmi di gioco. Nessuna grande emozione, ad onor del vero, finché un altro veterano, in questo caso il capitano, Kehl, schiaccia di testa e batte Malafeev, che non riesce a trattenere la palla (37′). Gol questo che potrebbe effettivamente annullare le speranze dello Zenit.

Tutt’altra storia all’Old Trafford. I Red Devils aggrediscono gli avversari e mostrano finalmente quella cattiveria in attacco che era loro mancata. Al 23′, Van Persie, atterrato in area da Holebas, conquista e realizza il calcio di rigore, portando in vantaggio i suoi. A Moyes e ai suoi serve un altro gol per raggiungere il pareggio e, mentre De Gea si supera con una doppia parata prima su Fuster e poi su Domínguez, al 46′, sul finire del primo tempo, Rooney serve Van Persie che, solo davanti alla portiere, non può sbagliare. Doppietta, quindi, per l’olandese.

Nel secondo tempo, le partite sembrano ormai seguire il loro corso irreversibile. Al 51′, su punizione, Van Persie sigla la sua tripletta personale con un tiro non proprio imparabile. I greci ora provano quantomeno a mettere a segno il gol della bandiera, nonché decisivo per ottenere il pass, ma sciupano le poche occasioni create e la partita si chiude invariata sul 3-0 tra le feste dei Red Devils alle quali, tuttavia, è assente il protagonista principale, l’autore dell’hattrick, costretto ad uscire in barella per infortunio.

Chiudiamo anche a Dortmund, dove lo Zenit raddoppia con il neoentrato Rondon al 17′, su splendido cross di Criscito. Il risultato dice 2-1 per gli ospiti, ma servono loro altri due gol per eliminare i tedeschi da quest’edizione di Champions League. Queste due altre reti non arrivano e, al termine di un disperato assalto finale, Klopp può festeggiare l’approdo ai quarti con i propri giocatori.

Borussia Dortmund e Manchester United, non senza qualche sofferenza, raggiungono, dunque, i quarti di finale di Champions League. Ritengo giusto raccontare di un Van Persie che mette a tacere le critiche con una splendida tripletta, o di un Borussia Dortmund che, nonostante le grandi partenze, si riconferma in Europa (quasi) agli stessi livelli dell’anno scorso; come si suol dire però, onore ai vinti. Onore all’Olympiacos, che termina la propria corsa agli ottavi di Champions League con grande fierezza ed orgoglio. Onore, infine, non ad un vinto, ma ad un grande vincitore. Bandiera dello United dal 1990, anno del suo esordio: Ryan Giggs, a 41 anni, è il vero protagonista della serata. Storia, tradizioni, questa sera vincono anche loro.

Di Lorenzo Baudino


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