Champions: Robben da pazzi questo Bayern, Roma KO

Creato il 22 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Non c’è niente da fare. Un Bayern strepitoso travolge una Roma impotente per 7-1. Non bastano i 65000 dell’Olimpico, né tantomeno quell’atmosfera da Champions che sembra promettere bene per i giallorossi. Di fatto, tutti i sogni e le fantasticherie del pubblico di casa vengono schiacciati dall’eclettismo e dal pragmatismo tedesco. Il risultato finale è molto punitivo e probabilmente non rispecchia realmente la differenza di valore tra le due squadre, ma è evidente la superiorità disarmante dei tedeschi. Nell’impeccabile organizzazione di questo Bayern possiamo riconoscere chiaramente lo zampino del Pep che riesce a plasmare una squadra arrembante ed imprevedibile, ispirandosi al modello del suo vecchio Barcellona.

Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole, Pjanic, De Rossi, Nainggolan, Iturbe, Totti, Gervinho.
Panchina: Skorupski, Maicon, Astori, Holebas, Ljajic, Florenzi, Destro. Allenatore: Rudi Garcia.

Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Bernat, J. Boateng, Benatia, Alaba, Lahm, Xabi Alonso, T. Muller, Goetze, Robben, R. Lewandowski.
Panchina: Starke, Dante, Rafinha, Ribery, Shaqiri, Rode, Hojberg. Allenatore: Guardiola

Roma 1 – 7 Bayern Monaco (66′ Gervinho – 8′, 30′ Robben, 23′ Götze, 25′ Lewandowski, 36′ Müller (rigore), 78′ Ribéry, 80′ Shaqiri)

È il primo tempo la chiave di svolta della partita. La Roma sembra essere entrata in campo con il piglio giusto. C’è grande pressing e l’undici di Rudi Garcia cerca di rendersi subito pericoloso senza dare respiro alla manovra di gioco degli avversari. A spezzare il momento buono dei giallorossi ci pensa Robben con una magia: alla prima occasione buona, il fuoriclasse olandese riesce a liberare un grande tiro a giro su cui De Sanctis non può intervenire. La reazione della Roma non si fa aspettare ma, un minuto dopo, Neuer si oppone bene al tiro ravvicinato di Gervinho, servito egregiamente da Yanga-Mbiwa. Da qui in avanti ci sarà praticamente solo Bayern. Il raddoppio arriva con Götze, che beffa De Sanctis sul primo palo. Un giro d’orologio dopo, Lewandowski aggiunge il suo nome al tabellone dei marcatori con un colpo di testa. C’è ancora tempo poi per la doppietta di Robben, che va nuovamente in gol grazie anche ad un aiutino del portiere giallorosso, e il rigore concluso da Müller che chiude il primo tempo sul 5-0.

Nella ripresa, Rudi Garcia prova quanto meno ad arginare lo svantaggio, togliendo dal campo gli impalpabili Cole e Totti per Holebas e Florenzi. Grazie ai nuovi innesti, la Roma acquista maggiore velocità e il gol della bandiera arriva infatti in questo momento, quando Gervinho – uno dei migliori dei suoi – trova finalmente la via del gol, di testa, dopo un palo e un’altra grande opposizione di Neuer. Si accorciano allora le distanze, ma proprio quando incomincia a rinascere una minima speranza, i bavaresi decidono di riprendere a giocare e, prima con Ribéry, poi con Shaqiri, si portano sull’umiliante risultato finale di 7-1.

LA STORIA – MAI UNA ITALIANA COSI’ MALE IN CASA

Sì, proprio quel temutissimo 7-1 scolpito nella memoria di ogni tifoso romano. Quel 7-1 subito nel 2007 quando Spalletti era l’allenatore, all’Old Trafford contro il Manchester United. La differenza è che stasera ha perso in casa, e si tratta della peggior sconfitta fra le mura amiche di una squadra italiana impegnata sulla ribalta continentale. Non solo: dati alla mano Roma-Bayern 0-5 è anche il primato negativo storico assoluto alla fine di un primo tempo per un’italiana nelle coppe. Insomma, le cose su cui riflettere non sono poche e sicuramente questa serata storta – usando un eufemismo – servirà per smorzare l’eccessiva e nociva sicurezza nei propri mezzi dimostrata dalla Roma nella partita di quest’oggi.


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