Trama: Nel mondo di Lena l’amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazza. Lena non vede l’ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell’esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L’amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappara nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto… Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall’altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex…
Immaginate un mondo senza amore. Un mondo senza dolore, senza paure, senza sofferenze. Immaginate un mondo senza calore, affetto, senza felicità o tristezza, gioia o disperazione. Immaginate un mondo di apatia, di totale indifferenza. Immaginate un mondo in cui l'amore è una malattia contagiosa, in cui lo spazio tra uomini e donne è tale da evitare qualsiasi contatto, qualsiasi contagio. Questo è il mondo da cui Lena è scappata non appena si è presentata una via di fuga, una possibilità per vivere il suo amore con Alex pienamente, incondizionatamente. Ma Lena non ha fatto i conti con la morte e ora si trova da sola nelle terre selvagge, in balia del dolore.
PRIMA: Lena impara piano piano le nuove regole, la nuova vita, si ambienta con fatica si chiude in se stessa.
OGGI: Lena è a New York, il segno della cura inciso sotto l'orecchio sinistro, tiene d'occhio Julian, il figlio del presidente dell'ALD, una società che predica la cura per tutti e subito, senza dover aspettare la maggior età. Non importa se non si è pronti, non importa se questo può portare a gravi conseguenze fin anche alla morte. Ogni sacrificio, ogni morte è ben accetta pur di debellare il morbo per sempre.
PRIMA: Lena impara i trucchi per sopravvivere, per arrangiarsi con quello che si ha, impara a condividere, a combattere a difendersi.Allaccia rapporti di affetto, amicizia con coloro che, come lei, hanno scelto di non sottoporsi alla cura, di vivere appieno ogni emozione. Cerca in tutti i modi di superare il lutto.
OGGI: di nuovo a New York, Lena ha il compito di non perdere d'occhio Julian e nel portare a termine la sua missione viene rapita con lui dalle Iene. Le Iene non sono come Lena, non sono Invalidi, ma uomini violenti senza scrupoli il cui unico obiettivo è la distruzione dei validi. In tutto il tempo di prigionia Julian e Lena sono costretti a convivere in uno spazio angusto che accorcia le distanze e che spaventa Julian, cresciuto a pane e paura del delirium. Ma forse Julian non è irrecuperabile, non ancora sottoposto alla cura, si chiede come sia il delirum, come ci si senta, si apre con Lena, si confida, restando sempre nel limite del consentito, fino a che Lena non scopre le sue carte pur di tornare alla libertà.
PRIMA: Lena corre verso i nidi in attesa di un messaggio dalla Resistenza, da coloro che sono infiltrati nella società dei validi e che cercano di sovvertire l'ordine. I nidi sono rossi. Il rosso ha un unico significato: scappare.
Lei appartiene alla Resistenza, lui è l'emblema di una società che cerca in tutti i modi di debellare ogni forma di sentimento. Ma la malattia è più forte e piano piano addolcisce gli animi, fa sentire il bisogno di non essere più soli e di cedere ad un bacio, ad un abbraccio. Ed è proprio così che i due finiscono in trappola e vengono catturati dei regolatori.
Ma a tutto c'è una soluzione, forse Lena può ancora salvare Julian, se stessa e il suo cuore, ma anche se ciò fosse possibile non sarebbe finita: no, perché il destino ha strani modi per chiedere il conto di quegli attimi di felicità che ti ha regalato, le parche non sono soddisfatte di come la tela di Lena si è dipanata ed è proprio nell'ultima pagina, nell'ultima parola che decidono che tutto deve essere ribaltato. Alex.
Chaos, così come Delirium, è un libro che si legge in poche ore tanto è l'intensità che trasmette. Il senso di ansia, di soffocamento impediscono di abbandonare il racconto. Solo arrivando alla fine si può prendere quella boccata d'aria che per tutto il tempo della lettura ti è negata dai fatti che vengono raccontati, dalle emozioni, dai colpi di scena, dalla sofferenza e dalla gioia che, però, ti viene strappata in modo violento. E quell'ultima frase "non crederle", quel nome, Alex, che spicca violentemente ti rendono incapace di attendere, incapace di andare oltre senza conoscere come si svilupperà la storia, come ogni tassello sarà incastrato al posto giusto. Se avete amato Delirium, Chaos vi sconvolgerà.
Consigliatissimo.