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Charles Baudelaire, Diari intimi 5

Creato il 06 ottobre 2012 da Marvigar4

diari intimi

Charles Baudelaire

Diari intimi

Traduzione dall’originale francese Journaux intimes

di Marco Vignolo Gargini

IV

Analisi delle contro-religioni: esempio la prostituzione sacra.

Che cos’è la prostituzione sacra?

Eccitazione nervosa.

Misticità del paganesimo.

La misticità, trait d’union tra il paganesimo e il cristianesimo.

Il paganesimo e il cristianesimo si provano reciprocamente.

La Rivoluzione e il culto della Ragione provano l’idea del sacrificio.

La superstizione è il serbatoio di tutte le verità.

V’è in ogni cambiamento qualcosa d’infame e di gradevole insieme, qualcosa che ha dell’infedeltà e del trasloco. Ciò è sufficiente a spiegare la Rivoluzione francese.

V

Mia ebbrezza nel 1848.

Di che natura era questa ebbrezza?

Gusto della vendetta. Piacere naturale della demolizione.

Ebbrezza letteraria; ricordo di letture.

Il 15 maggio [1]. Sempre il gusto della distruzione.

Gusto legittimo, se è legittimo tutto ciò che è naturale.

Gli orrori di Giugno. Follia del popolo e follia della borghesia. Amore naturale del crimine.

Mio furore al colpo di Stato. Quante fucilate ho sopportato! Ancora un Bonaparte! Che vergogna!

Eppure tutto s’è pacificato. Il Presidente non ha un diritto da invocare?

Ciò che è l’Imperatore Napoleone III. Ciò che vale. Trovare la spiegazione della sua natura, e la sua provvidenzialità.

VI

Essere un uomo utile m’è parso sempre qualcosa assai rivoltante. 

Il 1848 fu divertente solo perché ciascuno vi costruiva delle utopie come castelli in aria.

Il 1848 fu affascinante solo per l’eccesso stesso del ridicolo.

Robespierre è apprezzabile solo perché ha fatto qualche bella frase.

La Rivoluzione, attraverso il sacrificio, conferma la Superstizione.

VII

Politica. – Io non ho convinzioni, come l’intende la gente del mio secolo, perché non ho ambizione.

Non v’è in me la base per una convinzione.

V’è una certa viltà, o piuttosto una certa mollezza nella gente onesta.

I briganti, soli, sono convinti, – di che cosa? – Che sono obbligati a riuscire. Così, riescono.

Perché riuscirei io, dato che non ho nemmeno l’intenzione di provare?

Si possono fondare imperi gloriosi sul crimine, e nobili religioni sull’impostura.

Comunque ho qualche convinzione, in un senso più elevato, e che non può essere compreso dalla gente del mio tempo.

Sentimento di solitudine, dalla mia infanzia. Malgrado la famiglia, e in mezzo ai compagni, soprattutto, – sentimento di un destino eternamente solitario.

Tuttavia, gusto vivissimo della vita e del piacere.

VIII

Quasi tutta la nostra vita è impiegata in curiosità scimunite. In cambio, vi sono cose che dovrebbero eccitare la curiosità degli uomini al più alto grado, e che, a giudicare il loro tenore di vita, non gliene ispirano alcuna.

Dove sono i nostri amici morti?

Perché noi siamo qui?

Veniamo da qualche parte?

Che cos’è la libertà?

Può accordarsi con la legge della provvidenza?

Il numero delle anime è finito o infinito?

E il numero delle terre abitabili?

Etc., etc.

Le nazioni non hanno grandi uomini che loro malgrado. Dunque, l’uomo grande è vincitore di tutta la sua nazione.

Le religioni moderne ridicole: Molière, Béranger, Garibaldi.

IX

La credenza nel progresso è una dottrina da poltroni, una dottrina da Belgi. È l’individuo che conta sul suo vicino per svolgere il proprio lavoro.

Non vi può essere progresso (vero, cioè morale) che nell’individuo e attraverso l’individuo stesso.

Ma il mondo è fatto da gente che pensa soltanto in comune, in bande. Così le Società belghe.

V’è anche gente che si diverte solo in truppa. Il vero eroe si diverte da solo.

Eterna superiorità del dandy.

Che cos’è il Dandy?

X

Mie opinioni sul teatro. Ciò che ho sempre trovato di più bello in un teatro, nella mia infanzia, e ancora adesso è il lampadario, – un bel oggetto luminoso, cristallino, complicato, circolare e simmetrico.

Pure, io non nego assolutamente il valore della letteratura drammatica. Solamente, io vorrei che gli attori montassero su delle suole altissime, portassero delle maschere più espressive del volto umano, e parlassero attraverso dei megafoni ; infine che i ruoli femminili fossero recitati da uomini.

Dopo tutto, il lampadario m’è parso sempre l’attore principale, visto attraverso il lato grande o piccolo del binocolo.

Bisogna lavorare, se non per gusto, almeno per disperazione, poiché, fatti i dovuti conti, lavorare è meno noioso che divertirsi.

XI

Vi sono in ogni uomo, a ogni istante, due postulazioni simultanee, l’una verso Dio, l’altra verso Satana. L’invocazione a Dio, o spiritualità, è un desiderio di salire di grado; quella a Satana, o animalità, è una gioia di discendere. È a quest’ultima che dovrebbero essere ricondotti gli amori per le donne e le conversazioni intime con gli animali, cani, gatti, etc.

Le gioie che derivano da questi due amori sono adattate alla natura di questi due amori.

Ebbrezza d’umanità;

grande quadro da fare;

Nel senso della carità;

Nel senso del libertinaggio;

Nel senso letterario, o del Commediante.

XII

L’interrogatorio (tortura) è, come arte di scoprire la verità, una scemenza barbara; è l’applicazione d’un mezzo materiale a uno scopo spirituale. 

La pena di morte è il risultato di una idea mistica, totalmente incompresa oggi. La pena di morte non ha per scopo di salvare la società, almeno materialmente. Ha per scopo di salvare (spiritualmente) la società e il colpevole. Affinché il sacrificio sia perfetto, bisogna che vi siano consenso e gioia, da parte della vittima. Dare del cloroformio a un condannato a morte sarebbe un’empietà, poiché significherebbe toglierli la coscienza della sua grandezza come vittima e sopprimergli le chances di guadagnare il Paradiso.

Dandies. L’opposto di Claude Gueux. Teoria del sacrificio. Legittimazione della pena di morte. Il sacrificio è completo solo sponte sua della vittima. Un condannato a morte, mancato dal boia, liberato dal popolo, tornerebbe dal boia. Nuova giustificazione della pena di morte.

Quanto alla tortura, essa è nata nella parte infame del cuore dell’uomo, assetata di voluttà. Crudeltà e voluttà, sensazioni identiche, come il caldo estremo e il freddo estremo.


[1] Il 15 maggio 1848 presa di posizione all’Assemblea Nazionale da parte dei repubblicani oltranzisti a favore della Polonia invasa dalla Russia.



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