Charles Baudelaire
Diari intimi
Traduzione dall’originale francese Journaux intimes
di Marco Vignolo Gargini
XIII
Ciò che penso del voto e del diritto d’elezione. Dei diritti dell’uomo.
Ciò che c’è di vile in una funzione qualunque.
Un Dandy non fa nulla.
Ve lo figurate un dandy che parla al popolo, eccetto per schernirlo?
Non c’è altro governo ragionevole sicuro se non quello aristocratico. Monarchia o repubblica, basate sulla democrazia, sono ugualmente assurde e deboli.
Immensa nausea dei manifesti.
Non esistono che tre esseri rispettabili: il prete, il guerriero, il poeta. Sapere, uccidere e creare. Gli altri uomini sono soggetti a taglia e a corvè, fatti per la scuderia, cioè per esercitare quelle che si chiamano professioni.
XIV
Osserviamo che gli abolitori della pena di morte devono essere più o meno interessati ad abolirla.
Sovente, sono dei ghigliottinatori. Questo può riassumersi così: «Io voglio poter mozzare la tua testa, ma tu non toccherai la mia».
Gli abolitori d’anime (materialisti) sono necessariamente abolitori d’inferno; essi vi sono, per certo, interessati.
Almeno, è gente che ha paura di rivivere, – degli infingardi.
Madame de Metternich [1], quantunque principessa, ha dimenticato di rispondermi, a proposito di quello che ho detto di lei e di Wagner.
Costumi del XIX secolo.
XV
Storia della mia traduzione di Edgar Poe. Storia de Les Fleurs du Mal. Umiliazione per il malinteso, e mio processo.
Storia dei miei rapporti con tutti gli uomini celebri di quest’epoca.
Bei ritratti di qualche imbecille: Clément de Ris [2]. Castagnary [3].
Ritratti di magistrati, di funzionari, di direttori di giornali, etc.
Ritratto dell’artista, in generale.
Del redattore capo e della sorveglianza. Immenso gusto di tutto il popolo francese per la sorveglianza e per la dittatura. È il Se fossi re!
Ritratti e aneddoti. François Buloz, Houssaye, il famoso Rouy, de Calonne. Charpentier, che corregge i suoi autori, in virtù dell’uguaglianza donata a tutti gli uomini dai principi immortali del 1789. Chevalier, autentico redattore capo secondo l’Impero.
XVI
Su George Sand [4]. – La donna Sand è il Prudhomme dell’immoralità. Lei è sempre stata moralista. Solamente lei faceva un tempo della contro-morale. Così non è mai stata artista. Lei ha il famoso style coulant [5], caro ai borghesi. È stupida, è pesante, è ciarliera. Ha, nelle idee morali, la stessa profondità di giudizio e la stessa delicatezza di sentimento dei portinai e delle mantenute. Ciò che lei disse di sua madre. Ciò che lei disse della poesia. Il suo amore per gli operai. Che qualche uomo abbia potuto infatuarsi di questa latrina, è proprio la prova della degradazione degli uomini di questo secolo. Vedere la prefazione di Mademoiselle La Quintinie, dove essa pretende che i veri cristiani non credano all’Inferno. La Sand è per il Dio della brava gente, il dio dei portinai e dei domestici scippatori. Lei ha delle buone ragioni per voler sopprimere l’Inferno.
XVII
Il Diavolo e George Sand. – Non si deve credere che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Disprezza senza dubbio gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Esattamente al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su loro. Guardate George Sand. Lei è soprattutto, e più di ogni altra cosa, una emerita minchiona; ma è posseduta. È il Diavolo che l’ha persuasa ad affidarsi al suo buon cuore e al suo buon senso, affinché persuadesse tutti gli altri emeriti minchioni ad affidarsi al loro buon cuore e al loro buon senso. Non posso pensare a questa stupida creatura, senza un certo brivido d’orrore. Se la incontrassi, non potrei fare a meno di gettarle in testa un’acquasantiera.
George Sand è una di quelle vecchie ingenue che non vogliono mai lasciare il palcoscenico. Ho letto ultimamente una prefazione (la prefazione a Mademoiselle La Quintinie) dove essa pretende che il vero cristiano non creda all’Inferno. Lei ha delle buone ragioni per voler sopprimere l’Inferno.
La religione della donna Sand. Prefazione a Mademoiselle La Quintinie. La donna Sand è interessata a credere che l’Inferno non esiste.
XVIII
Io mi annoio in Francia, sopratutto perché tutti vi somigliano a Voltaire.
Emerson ha dimenticato Voltaire nelle sue Représentants de l’humanité. Avrebbe potuto fare un bel capitolo intitolato: Voltaire, o l’anti-poeta, il re dei bighelloni, il principe dei superficiali, l’anti-artista, il predicatore dei portinai, il padre Gigogne dei redattori del Siècle.
Ne Les Oreilles du Comte de Chesterfield, Voltaire scherza su quell’anima immortale che ha abitato, per nove mesi, tra escrementi e urine. Voltaire, come tutti gli infingardi, odia il mistero.
Almeno avrebbe potuto indovinare in questa localizzazione una malizia o una satira della Provvidenza contro l’amore, e, nel modo della generazione, un segno del peccato originale. Di fatto, noi possiamo fare l’amore solo con organi escrementizi.
Non potendo sopprimere l’amore, la Chiesa ha voluto almeno disinfettarlo, e ha fatto il matrimonio
XIX
Ritratto della Canaglia letteraria.
Doctor Estaminetus Crapulosus Pedantissimus. Il suo ritratto fatto alla maniera di Prassitele.
La sua pipa, le sue opinioni, il suo hegelianismo, il suo lerciume, le sue idee in arte, il suo fiele, la sua gelosia.
Un bel quadro della gioventù moderna.
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ELIANO[6] ( ?) [II]
[II] Trituratore di veleno, incantatori allevatori di serpenti. Della Natura degli Animali, IX, 26.
XX
La Teologia.
Che cos’è la caduta?
Se è l’unità divenuta dualità, è Dio che è caduto.
In altri termini, la creazione non sarebbe la caduta di Dio?
Dandysmo. – che cos’è l’uomo superiore?
Non è lo specialista.
È l’uomo dell’agio e della Educazione generale.
Essere ricco e amare il lavoro.
Perché l’uomo di spirito ama le mignotte più delle donne di mondo, malgrado esse siano ugualmente stupide? Da trovare.
[1] La principessa Metternich viene citata ed elogiata da Baudelaire in Encore quelque mot (in Richard Wagner et “Tannhäuser” à Paris).
[2] Athanase-Louis Clément de Ris (1820-1882), critico d’arte.
[3] Jules-Antoine Castagnary (1830-1888), altro critico d’arte.
[4] George Sand, pseudonimo di Amandine-Lucie-Aurore Dupin (1804-1876), scrittrice.
[5] È il famoso “stile fluido”.
[6] Claudio Eliano (170ca-235ca), sofista e poligrafo romano.