Charles Durning
Forse il suo nome non dirà nulla a molti, ma credo che sia sufficiente soffermarsi un attimo sulla sua fotografia per rammentarne lo sguardo tagliente, da “duro”, o il fisico non propriamente agile, spesso prestato, con la nonchalance propria del bravo caratterista, ora a ruoli in divisa, ora a parti in commedie brillanti, assicurando in ambedue i casi una forte valenza scenica.Una breve, necessaria, premessa, per introdurre la figura di Charles Durning, a volte noto anche come C. Durnham, che ci ha lasciati il 24 dicembre scorso, uno di quegli attori che si ricordano soprattutto per brevi ed incisive caratterizzazioni, come il tenente Snyder de La stangata (The Sting, George Roy Hill, ’73), a fianco dei protagonisti Robert Redford e Paul Newman, interpretazione che gli diede la notorietà, dopo aver debuttato nel ‘65 con Harvey Middleman, Fireman, di Ernest Pintoff.
Durning in “Mister Hula Hoop”
Personalmente lo ricordo soprattutto come Waring Hudsucker in Mister Hula Hoop, ‘94 (The Hudsucker Proxy, dei fratelli Joel e Ethan Coen), irresistibile quando appare vestito da cherubino, dopo essersi suicidato ad inizio film, buttandosi giù dal 45esimo piano del suo grattacielo (con la scrivania aziendale a far da opportuna pista di lancio), anche se egualmente spassoso è il ruolo del padre di Julie/Jessica Lange, che in Tootsie (’82, Sidney Pollack), corteggia Dorothy/Michael (Dustin Hoffman) con gentile insistenza, propria di un gentiluomo vecchio stampo. Durning ottenne due nomination all’ Oscar come miglior attore non protagonista, nell’82 e nell’83, quest’ultima per il ruolo del colonnello Erhardt in Essere o non essere, di Alan Johnson, e la prima grazie alla parte del Governatore nel musical Il più bel casino del Texas (The Best Little Whorehouse in Texas, ’82, Colin Higgins), dove sfoderava un’insospettabile grazia nelle movenze, memore del suo mestiere d’istruttore di danza in gioventù, tra i tanti impieghi svolti (cameriere, fabbro, ascensorista) per potersi pagare gli studi universitari, prima di debuttare in teatro sul finire degli anni ’50.Un’altra nomination, ai Golden Globe Awards, l’aveva già ottenuta nel ’75, per il ruolo del sergente di polizia Moretti in Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon, Sidney Lumet), mentre tra le sue ultime apparizioni, in alternanza tra piccolo e grande schermo, spesso in produzioni minori, si ricordano Fratello, dove sei ? (O Brother, Where Art Thou?, dei fratelli Coen), 2000, e Hollywood, Vermont, 2001, di David Mamet.