
Torniamo quindi, dopo questa digressione sulle dinamiche del sogno e sulla generazione inconscia di immagini ed opposti e loro funzione, a porci la classica domanda-tormentone di Marzullo dalla quale eravamo partiti: "La vita è un sogno ?"
Ebbene, a questo punto abbiamo tutti i mezzi per poter rispondere che: "Certo, QUESTO modello di vita è "tecnicamente un sogno" ( o meglio un incubo ); purtroppo per noi non è affatto "il nostro sogno", ma quello dei nostri dominanti: noi non siamo altro infatti che il veicolo per tradurre in pratica questo sogno, lo strumento inconsapevole attraverso cui esso viene trasformato in realtà".
Ossia è il concetto già più volte espresso per cui l' "Immaginario diventa Realtà": se quindi io posso controllare ed "indurre" l' immaginario che voglio, ecco che automaticamente si realizzerà la realtà che voglio, attraverso i "meri corpi" ( in quanto la mente agente non è più la loro ) dei sudditi senza catene. Il capolavoro del potere sta appunto nel rendere inconsapevole l' intero processo, facendo credere ai sudditi che stiano attuando la "loro" spontanea volontà.
