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Che anno sportivo è stato per l'Italia?

Creato il 30 novembre 2010 da Federicomilitello
Che anno sportivo è stato per l'Italia?
Terminato il mese di novembre e con esso tutti i più grandi appuntamenti sportivi dell'anno, è dunque il tempo delle considerazioni finali. Se fossimo in un'impresa e dovessimo misurare la differenza tra costi e ricavi, si potrebbe dire che il bilancio è certamente positivo, anche se parzialmente inferiore a quanto programmato.
Le vittorie: tante e spesso inattese. Indimenticabile il Roland Garros di Francesca Schiavone, certamente uno dei successi più importanti della storia del nostro sport in generale (a cui si aggiunge l'ennesima Fed Cup in bacheca e la stratosferica stagione di Flavia Pennetta in doppio). Nel ciclismo siamo stati i veri padroni delle corse a tappe con il trionfo di Basso al Giro d'Italia e l'apoteosi di Nibali alla Vuelta, senza dimenticare l'oro iridato di Giorgia Bronzini. In altre discipline, come scherma, ginnastica ritmica e canoa slalom (Molmenti), abbiamo confermato la supremazia della passata stagione. Inoltre una gradita sorpresa (fino ad un certo punto definibile tale, in quanto il potenziale si sapeva essere immenso) è giunta dal tiro a segno, dove con Campriani, Nardelli e Badaracchi il Bel Paese si è issato in cima al mondo (solita garanzia, come al solito, il tiro al piattello). E' risorta l'atletica (più che buono il bilancio agli Europei di Barcellona, in attesa poi dei tanti oriundi in arrivo dalle categorie giovanili), mentre nel nuoto, alle spalle della fenomenale Pellegrini, si stanno affermando dei talenti dal radioso avvenire. Restando in tema acquatico, l'Italia ha dominato letteralmente i Mondiali di fondo, mentre nei tuffi Tania Cagnotto si è confermata una spanna sopra tutte in Europa. Incoraggianti i progressi nel beach volley, nel triathlon, nel pentathlon e nel judo, mentre si mantengono su livelli molto alti la vela ed il tiro con l'arco. E' stato un ottimo 2010 anche per quanto riguarda i motori, con il Corsaro Max Biaggi sul trono imperiale della Superbike (primo azzurro a realizzare questo risultato) e Tony Cairoli imbattibile nel motocross. Negli sport di squadra, inoltre, sono state strepitose le imprese del baseball, con l'Italia Campione d'Europa e di bronzo (storico) nella Coppa Intercontinentale. E' rinato il Settebello nella pallanuoto, argento alle spalle della Croazia. Ed induce all'ottimismo anche il basket, qualificatosi agli Europei dove con il connubio tra le stelle Nba ed i giocatori che si stanno mettendo in luce in Serie A (Cavaliero, Hackett, Aradori, Melli, Gentile, Garri, Cinciarini, Crosariol) si potrà ambire a qualcosa di importantissimo. Infine uno degli sport in cui maggiormente ci siamo imposti è stato il golf, dove si sono susseguiti trionfi in serie grazie ai fratelli Molinari ed al giovanissimo predestinato Manassero: in questo settore siamo solo all'inizio di una vera e propria epopea italica.
Le delusioni: purtroppo abbiamo fallito i due appuntamenti più importanti dal punto di vista mediatico, ovvero le Olimpiadi Invernali ed i Mondiali di calcio. A Vancouver le 5 medaglie conquistate sono state ben poca cosa rispetto alle attese, mentre in Sud Africa si è perso persino l'onore uscendo al primo turno. Gravissima l'eliminazione della selezione di calcio Under21 dalle prossime Olimpiadi. Sia negli sport invernali che nel calcio, tuttavia, esistono concreti presupposti per un pronto ed immediato riscatto. Ci si aspettava un podio iridato sia dalla nazionale maschile di pallavolo che da quella femminile, obiettivo invece solo sfiorato. Non bene la boxe agli Europei, anche se questo, senza grandi competizioni, è stato un anno di transizione per la nobile arte. In questo senso le Aiba World Series potrebbero rilanciare alla grande i nostri Russo e Valentino. Il titolo iridato sfuggito in extremis alla Ferrari brucia ancora molto, tuttavia occorre riconoscere la netta superiorità della Red Bull per tutto il campionato. A Maranello appare evidente a tutti (tranne che a Montezemolo ovviamente) come qualcosa non funzioni nella gestione sportiva della squadra, con errori che si ripetono con inesorabile e sgradita costanza. Opaco il settore della canoa velocità, dove, con Josefa Idem ormai 46enne, non si intravedono ancora ricambi all'altezza (ad eccezione forse del solo Maximilian Benassi). Non ha portato benefici, almeno per il momento, la Celtic League al rugby nostrano, ancora troppo distante dalla nazioni leader. E' rimandato il ciclismo su pista, praticamente assente dalle posizioni di vertice tra i Seniores, ma dominante a livello giovanile: serve tempo per una sentenza definitiva. Bocciato senza attenuanti, infine, il nuoto sincronizzato, con l'Italia addirittura superata dall'Ucraina in campo continentale: passano gli anni, ma il livello delle sincronette tricolori rimane pressoché immutato.
Voto finale all'annata sportiva italiana: 7
Federico Militello

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