Gi Modesto le sue… bagnanti le vede così..
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+Al 118 pronto soccorso+
(Versione Prima della cena)
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Non ti posso mai parlare
Ed il mio cuor sento
balbettare,
Dove sarai,
e con chi,
mio 118?
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Tu mi hai sconfitto.
Hai lanciato un siluro
Che mi ha colpito
Al timone.
Ed ora, duramente
Altro non resta
Che temere un coccolone..
accidenti… alla mia atrial.. fibrillazione
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Sempre mi trovi qualcosa da dire
Mi critichi e non mi lasci gioire..
A capo chino anderò
Pensando
Alla fortuna che
mi aveva pur baciato.
118,dè..
fuggi ch’io non riveda
tè.
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(Dopo la cena con stomaco sazio e sigaretta in bocca)
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Centodiciotto,pronto soccorso
Lo sò che oramai sono un po’ bolso
Ma tu potresti farmi compagnia
Mentr’io mi controllo il polso
Col cuore facciamo un sacco di programmi
Che la fatica trascura con gli anni…
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Resistere si può se stai lontano
Ma tutto mi sovvien che sei un po’ strano
118,pronto soccorso
Ed io chi aspetto?
Forse qualcun che venga
A ripassarmi il letto..?
Non un’infermiera di sicuro
Che a tutto serve
Fuorchè…
..a tenere.. duro+
Copyright 2011
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La guardia costiera+
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Fine