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Che cos’è l’Italian Book Challenge

Creato il 25 febbraio 2016 da Temperamente

Se siete, (come sicuramente sarete, se state leggendo questo blog), degli accaniti lettori, sicuramente avete sentito parlare di Italian Book Challenge – il campionato dei Lettori Indipendenti. 

Questo gioco per i lettori è partito il 12 Febbraio e coinvolge un certo numero di librerie (chi dice trentacinque, chi sessanta chi centosessanta, ma si sa che sui numeri in Italia non c’è mai coerenza) e nasce dalla sfida e dall’idea di Serena Casini e i librai de La Libreria Volante di Lecco, libreria indipendente nata poco più di un anno fa.

La sfida è quella di contrastare i dati penosi della lettura in Italia, secondo cui nemmeno la metà della popolazione italiana (il 42%) ha letto almeno un libro all’anno e che attestano situazioni ancora più gravi in alcune regioni. Quindi, in totale controtendenza con queste òugubri statistiche si è ben pensato di lanciare una super sfida: leggere almeno 50 titoli in un anno.
Ogni lettore dovrà recarsi in una delle librerie partecipanti e scegliere per ogni categoria un libro, dichiarando ovviamente l’intenzione a partecipare all’IBS, per cui riceverà una scheda e un modulo d’iscrizione. Ogni volta che avrà letto un libro, dovrà poi farsi certificare la lettura dal libraio, arrivando al 17 giugno, giorno prima di Letti di Notte, in cui ogni libraio eleggerà il proprio miglior lettore e gli farà dono di un presente.
L’iperlettore nazionale verrà infine eletto il 3 dicembre 2016 tra tutti i migliori lettori per libreria e avrà l’onore di partecipare alla giuria del Premio Sinbad – il premio della letteratura indipendente – ed avrà anche ben 30 titoli in omaggio. Vi rimandiamo comunque al  regolamento per ogni altra info più dettagliata.

collageIBS

Se tutto il procedimento vi sembra un po’ macchinoso, vi ricordiamo che è un concorso nazionale ed è giusto che si sviluppi per step articolati. Quello che fa un po’ riflettere sono le modalità di elezione dei migliori lettori: per dimostrare di aver letto davvero i libri, i lettori sono chiamati a scrivere commenti originali su ogni testo ed in base a quello verranno poi valutati. Sicuramente un modo per stimolare l’originalità di tutti i lettori e le loro capacità critiche (?) che lascia però, se permettete, qualche dubbio sulla bontà del metodo.

Comunque, poco importa: le questioni tecnico- burocatiche non sono affar da letterati, o almeno così si ritiene. Il bello di questo Italian Book Challenge (il cui nome in inglese è dovuto, pare, all’allineamento con la sfida mondiale Reading Challenge) è lo spirito agonistico e direi anche utopico con il quale muove (o tenta di) il popolo dei non lettori in Italia: cinquanta libri in circa dieci mesi, da febbraio a dicembre. Un’impresa titanica, un’impresa da veri lettori. Forse.
Forse perché sembra un po’ difficile raggiungere l’obiettivo: dal 12 febbraio al 3 dicembre si avrebbero a disposizione 42 settimane, si tratterebbe di leggere 1,2 libri a settimana, “peggio” della proposta lanciato lo scorso anno da Mark Zurkerberg di leggere un libro ogni due settimane. In più, si deve includere una graphic novel e un libro da 600 pagine, perciò più che una sfida al miglior lettore potrebbe sembrare una sfida al lettore più veloce. E sappiamo per certo che rapidità non va molto d’accordo con qualità.
Inoltre, riflettendo: quanto questa iniziativa riuscirà a creare nuovi lettori? Se già non sono quelli abituati all’esercizio della lettura, figuriamoci se si metteranno in gioco con i ritmi e le regole di cui sopra! MA: è probabile che potenzierà i lettori già esistenti. E magari darà un contributo sostanzioso alle librerie indipendenti e forse una svegliata a un popolo di dormienti.

Insomma: tolte queste riserve, l’idea ci piace lo stesso, pur nella sua imperfezione. E chissà che questo modus operandi non porti a delle belle sorprese!
E del resto, se ogni gara e competizione non presentasse dei contorni vicini all’impossibile, non sarebbe una gara. Perciò, chi la dura, la vince. Anzi, la legge.


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