Oramai sentiamo parlare di decrescita sempre più frequentemente, ma che cosa è esattamente questa famosa “decrescita”?
La decrescita, da alcuni definito come uno slogan, è una teoria economica che indica la necessità di una inversione di tendenza del modello di crescita continua, di sviluppo economico basato sul PIL, il prodotto interno lordo.
La motivazione è semplice, l’attuale modello di sviluppo NON è ecologicamente sostenibile, NON è giusto, e NON è compatibile con il mantenimento della pace.
La decrescita è un percorso che ci può condurre verso una nuova economia, più rispettosa dell’ambiente, più eticamente corretta e rispettosa verso i paesi meno sviluppati.
La Decrescita, a differenza della crescita economica, sostiene una prassi produttiva basata sul concetto di sufficienza, quantitativamente stabile, ambientalmente sostenibile e articolata sui tre livelli dell’autoproduzione individuale, della cooperazione solidale all’interno della comunità locale e del mercato la cui sfera d’azione sarebbe limitata ai soli beni non producibili nei primi due livelli.
La decrescita indica quindi la diminuzione della produzione di merci, non dei beni: anzi, può essere indotta da un aumento della produzione di beni non commerciabili, autoprodotti. Per questo motivo, spiega Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice , “la decrescita può diventare il fulcro di un nuovo paradigma culturale e un obbiettivo politico se si realizza come una diminuzione della produzione di merci che non sono beni e un incremento della produzione di beni che non sono merci”, contribuendo a realizzare un miglioramento qualitativo della vita e dell’ecosistema in genere (i beni autoprodotti non inquinano e fanno aumentare il benessere proprio e della collettività).
La decrescita è quindi definita “felice” perchè, anteponendo alla crescita delle merci l’aumento di beni, la qualità ambientale, un uso più “ricco” e sereno del proprio tempo, può davvero contribuire a vivere più felicemente la propria vita, rinunciando al superfluo, ma conquistando un benessere maggiore attraverso la riscoperta dai valori fondamentali dell’esistenza e il conseguimento della giustizia sociale.