Il ricco industriale Wendell Armbruster Jr. e Pamela Piggott stanno per intrecciare le loro vite ma ancora non lo sanno mentre convergono su Ischia ; l’uomo deve recuperare il corpo del padre morto in un incidente d’auto e la donna deve fare lo stesso per recuperare il corpo della madre.
Mentre Miss Pamela è al corrente del legame segreto che esisteva tra sua madre e il padre di Wendell, l’uomo ignora assolutamente che l’integerrimo Wendell Armbruster senior aveva una relazione con la signora Piggott.
Wendell Armbruster senior per oltre dieci anni si era assentato da casa sua, lasciando la moglie e i figli per recarsi ad Ischia, con la scusa delle cure termali necessarie per la sua salute; qui aveva allacciato una tenera relazione d’amore con miss Piggott madre, relazione di cui erano a conoscenza un pò tutti sull’isola.
Quando Wendell junior tenta di portarsi via il cadavere del padre, inizia a scontrarsi con la burocrazia e la mentalità isolana, fatta di tempi dilatati rispetto a quelli a cui è abituato Wendell mentre miss Pamela affronta la situazione con la dovuta serenità, quasi la sua fosse una vacanza necessaria, anche perchè la donna è reduce dalla fine di una tempestosa relazione d’amore.
Così i due finiscono per incontrarsi e Wendell, stupefatto, apprende proprio da Pamela e dal direttore dell’albergo della relazione del padre; complice una serie di disguidi con un sequestro farsesco della salma del defunto, Wendell è costretto suo malgrado a restare sull’isola dove però a poco a poco viene conquistato dalla magica e sonnolenta atmosfera locale.
Così in breve tempo il burbero e cinico uomo d’affari si trasforma in un’altra persona, complice anche l’affetto che inizia a provare per quella donna disarmante figlia dell’amante di suo padre.
Il destino ha in serbo quindi un ultimo colpo di scena.
L’isola che era stata la culla dell’amore del vecchio industriale che aveva finito per morire assieme alla donna amata assiste alla nascita di un nuovo amore quasi clandestino tra i figli dei defunti, in un segno di continuità che è anche da addebitare alla magia del posto, tanto che al momento di rimandare in patria la salma del padre, Wendell sceglierà di restituire il corpo del cameriere Bruno, ucciso da una fidanzata gelosa pur di far restare la salma del padre accanto a quella della donna che aveva amato.
La sequenza con il bagno di Pamela raggiunta poi da Wendell
Cosa è successo tra tuo padre e mia madre? è una sontuosa commedia brillante diretta dall’indimenticabile Billy Wilder, regista di capolavori come Sabrina, Viale del tramonto, A qualcuno piace caldo , Quando la moglie e in vacanza, Prima pagina e di tanti altri film entrati ormai nella storia del cinema.
La mano del grande regista, il suo humour raffinato, la sua sottile e delicata ironia si avvertono praticamente in ogni scena del film.
E questa volta Wilder sembra anche intenerirsi e tributare un affettuoso omaggio alla popolazione, alla storia e alla cultura di un popolo (quello ischitano) che descrive quasi conoscendone a memoria i pregi e i difetti che poi sono quelli della gente italica.
Non c’è retorica nella pellicola di Wilder, ma un omaggio ironico, divertito e a tratti quasi commosso ad un modo di vivere che il regista sente più vicino a se di quanto lo sia quello americano, incarnandosi in qualche modo nell’industriale Wendell jr che alla fine sarà vinto proprio da quel modo antitetico di vivere la vita, accontentandosi di cose semplici e spontanee, a ritmi assolutamente estranei a chi viene da una civiltà frenetica, consumistica e poco attenta ai veri valori come quella americana.
Avvalendosi di un cast di attori assolutamente perfetto, Wilder porta in scena quindi una commedia leggera che scivola dall’inizio alla fine come se osservassimo il complesso meccanismo di un orologio, con tempi perfetti e con una logica stringente.
Il regista racconta, divertito la storia di due mondi antitetici come quelli dei due protagonisti facendoli incontrare, toccare e legare alla fine in modo indissolubile: Pamela con la sua grazia, la sua allegria e il suo romanticismo coinvolgerà l’inizialmente stressato Wendell in una malia che lo avvolgerà lentamente, come la tela di un ragno , facendogli conoscere ed apprezzare le doti del posto ma non solo.
Il direttore dell’albergo, l’attore Clive Revill che interpreta Carlo CarlucciWendell conosce se stesso, conosce l’amore e alla fine conosce anche quel padre che venerava però come un simulacro.
Così quando arriverà l’amico di famiglia a riprendersi finalmente il corpo del defunto, Wendell capirà di aver vissuto non un’avventura senza futuro, ma un qualcosa che in fondo è solo l’inizio di una nuova vita, anche se limitato ad un breve periodo estivo.
Assolutamente perfetti sono Jack Lemmon, che con Wilder ha esaltato le sue grandi doti d’attore nel celebre A qualcuno piace caldo e in seguito nello splendido Prima pagina e la bella ed affascinante Juliet Mills, assolutamente strepitosa nel ruolo della candida e romantica miss Pamela, una donna che attribuisce ai sentimenti un valore fondamentale, nonostante le delusioni patite fino ad allora.
Memorabile la sequenza in cui si mostra colpita dall’apprezzamento irriverente di Wendell sulle sue rotondità.
Ad aiutare Wlder ci sono anche le grandi performance di Clive Revill, l’inappuntabile direttore dell’albergo Carlo Carlucci, complice dapprima della coppia senior e poi complice anche del nascente amore tra Wendell e Pamela e un favoloso Gianfranco Barra, che interpreta il losco cameriere Bruno pronto a fotografare con una polaroid i due futuri amanti mentre fanno il bagno nudi nelle acque isolane.
Piccole parti per Pippo Franco e Janet Agren, mentre le musiche gradevoli del film sono affidate a Carlo Rustichelli.
Un film commedia che si può vedere numerose volte, perchè ad ogni visione si resta incantati sia dall’abilità di Wilder sia dallo splendido scenario scelto, quello dell’isola verde di Ischia; se mi si consente un breve excursus, chi è stato nella perla del golfo di Napoli sa di quale magia parli il regista attraverso immagini che esaltano un paesaggio unico.
All’ombra dei grandi ficus o sulla spiaggia di Maronti, ai giardini Poseidon o a Casamicciola, lungo la passeggiata dal porto al castello Aragonese, Ischia mostra quell’incanto che finirà per addolcire e trasformare anche un uomo d’affari cinico e scafato come Wendell.
La stessa magia che mi ha colpito quelle volte che ci sono stato e che ti lascia dentro tanta nostalgia.
Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? un film di Billy Wilder. Con Jack Lemmon, Juliet Mills, Pippo Franco, Gianfranco Barra,Edward Andrews, Clive Revill, Franco Acampora, Sergio Bruni, Janet Agren, Franco Angrisano, Giacomo Rizzo, Yanti Somer, Lino Coletta Titolo originale Avanti!. Commedia, durata 144 min. – USA 1972.
Jack Lemmon: Wendell Armbruster Jr.
Juliet Mills: Pamela Piggott
Clive Revill: Carlo Carlucci
Edward Andrews: J.J. Blodgett
Gianfranco Barra: Bruno
Pippo Franco: Mattarazzo
Janet Agren: Infermiera
Franco Angrisano: Arnoldo Trotta
Aldo Rendine: Rossi
Franco Acampora: Armando Trotta
Giselda Castrini :Anna
Raffaele Mottola : Addetto all’ufficio passaporti
Lino Coletta: Cipriani
Harry Ray: Dr. Fleischmann
Guidarino Guidi :Maitre D’Hotel
Giacomo Rizzo :Barman
Antonino Faa Di Bruno: Concierge
Regia Billy Wilder
Soggetto Samuel A. Taylor
Sceneggiatura I.A.L. Diamond
Fotografia Luigi Kuveiller
Montaggio Ralph E. Winters
Musiche Carlo Rustichelli
Responsabile casting Isa Bartalini
Aiuto regista Rinaldo Ricci
La locandina originale con il titolo americano, Avanti!
Le recensioni appartengono al sito www.davinotti.com
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Semplicemente adorabile in un’Italia il cui colore sottolinea il progressivo distacco dai doveri di due persone che devono lasciare le briglie, uno troppo perso negli affari, una troppo costretta dai complessi, sino all’accettazione che la felicità sta nel concedersi. In mezzo la morte di due adulteri, i genitori, che morirono felici. Acido invito alla trasgressione mascherato da spaghettata alla scogliera con un Sergio Bruni che sul set si rivelò ben più pignolo di Wilder. Cameo esilarante di Franco, l’unico ruolo decente della sua carriera.
Meravigliosa piccola grande commedia crepuscolare di un Wilder che non perse mai il vizio di pungere. Già dalla prima scena muta nell’aereo si capisce dove si va a parare: contro tutti i moralismi. Lemmon che a tratti ricorda Sordi in Africa alla ricerca di suo cognato (Riusciranno i nostri eroi… girato 4 anni prima) e come lui alla fine scopre che la civiltà con tutti i suoi cliché non è poi così civile e desiderabile. Deliziosa e burrosa Juliet Mills, ottimi comprimari con un grande Pippo Franco su tutti.
Strepitosa commedia firmata dal Maestro Wilder, ambientata in Italia (Ischia per la precisione) e interpretata da un immenso Jack Lemmon, impegnato nel tentativo di riportare in patria la salma del paparino deceduto in circostanze un po’ particolari. Anche il resto del cast è all’altezza, a partire dalla Mills e dal formidabile Clive Revill, fino alla nutrita schiera di caratteristi italiani reclutati per l’occasione. Non ci si accorge nemmeno che dura più di due ore.
Film molto divertente quanto poco considerato dalla critica, questa commedia di Billy Wilder è invece una delle sue opere migliori. L’ambientazione italiana (ad Ischia) consente agli autori e al regista di realizzare una pungente satira del moralismo americano e contemporaneamente dei costumi e delle abitudini del nostro paese. Un’ottima coppia di protagonisti (Lemmon e la Mills) più alcune apparizioni di attori italiani (tra i quali Pippo Franco).
Nevrotico industriale americano è a Ischia per recuperare la salma del padre, morto in motoscafo. Scopre però che col defunto c’era una inglese, la cui esuberante figliola è ugualmente a Ischia… Trasferta italiana del grande Wilder, che recluta per l’occasione uno stuolo di caratteristi della nostra commediaccia. Malgrado qualche scivolata (voluta?) nel bozzettismo, un film esilarante, di gran ritmo, sorretto da un Lemmon letteralmente superlativo. Da riscoprire. Titolo in italiano già nell’originale, ma tant’è…
Due americani si ritrovano in Italia per riportare in patria le salme dei rispettivi genitori che scoprono essere stati amanti. Graziosa commedia esotica (nel senso che l’Italia è molto esotica per gli americani) con storia sentimentale su un ironico sfondo macabro. L’idea è buona, ma se già sarebbe stato sufficiente un corto per svilupparla, figuriamoci quanto possa essere esagerata la diluizione su oltre due ore, che quindi alla fine rischiano di essere ripetitive. La regia di Wilder riesce comunque a trovare quasi sempre il ritmo giusto.
Uomo d’affari americano ad Ischia per recuperare il corpo del padre scopre che lo stesso si recava da decenni sull’isola una volta all’anno non per scopo curativo ma per una parentesi d’amore con una signora inglese. Dato che la donna, morta anch’essa nell’incidente, ha una prosperosa figliola… Commedia garbata (ma con morale felicemente trasgressiva) in cui si prendono in giro il puritanesimo americano e certi noti “vizi” italiaci, con qualche caduta nel luogo comune. Lemmon e Mills in gran forma, attorniati da bravi caratteristi.
Wilder si conferma grande direttore di commedie anche con questo “Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?” che, pur non rientrando nelle sue opere migliori, sa divertire con gusto e con un ritmo elevatissimo. Alla riuscita del film collabora in maniera poderosa Jack Lemmon autore di una prova notevole. Da segnalare che l’intera vicenda si svolge ad Ischia, valore aggiunto a questo film.
Lobby card del film
Pubblicità su un giornale statunitense
Juliette Mills e Jack Lemmon in una foto di scena
Jack Lemmon