La Perla riapre. La Perla chiude. Questo balletto sta sfiorando il grottesco. L’unica cosa certa è che a metà novembre Montegranaro, la “città delle eccellenze”, non ha una sala cinematografica. Mi pare un elemento di distinzione comunque. Ma è il rimpallo delle responsabilità e delle “paternità” che leggo sui giornali che mi pare triste. L’amico Endrio Ubaldi ha ragioni da vendere denunciando lo stato delle cose ma dovrebbe, a mio modesto parere, cercare delle convergenze in direzione della soluzione del problema anziché polemizzare con i Giovani Democratici su fantomatici plausi al bando di gara. La soluzione del problema sta nella sinergia di tutte le forze e certamente non nella contrapposizione. La ricerca delle responsabilità è sterile, ma se vogliamo essere puntigliosi, troverebbe colpevole tutto il mondo politico montegranarese. Perché se è vero che già un anno fa Ubaldi denunciava il pericolo che poi si è purtroppo concretizzato, è altrettanto vero che nel corso di questo anno nessuno ha più fatto nulla, né maggioranza né opposizione. E fino all’uscita sulla stampa del documento di Città Vecchia lo scorso settembre sull’argomento regnava il silenzio da ogni direzione. Con questo non intendo partecipare al gioco delle paternità: non mi interessa affatto. A Città Vecchia interessa che il cinema riapra subito e che funzioni come servizio alla città. Ma la quiescenza della politica riflette in pieno il sonno letargico della società montegranarese. E’ ora di svegliarsi.
Luca Craia