Poche volte come in questo caso mi sono trovato in difficoltà a reperire notizie legate a una sola persona.
Che fine ha fatto Marco Branca
Non un’intervista che sia una, non una dichiarazione chiarificatrice del suo punto di vista dopo la rottura di un rapporto durato dal 2002 – quando divenne capo degli osservatori – al 2014, appunto. L’operato di Marco Branca non è mai piaciuto alla tifoseria dell’Inter, che gli ha sempre frapposto diffidenza mista a incredulità per alcune mosse di mercato. Discorso diverso, invece, con l’erede Piero Ausilio, apprezzato anche dopo l’ultimo mercato low-cost ma di spessore, che l’ha portato al prolungamento contrattuale fino al 2017, con grande soddisfazione di Erick Thohir. Siamo fermi, dunque, al comunicato ufficiale diffuso dall’Inter nel febbraio scorso. Recitava così.
«F.C. Internazionale comunica che la Società ed il sig. Marco Branca hanno di comune accordo risolto il loro rapporto di lavoro. F.C. Internazionale ha quindi affidato la responsabilità dell’Area Tecnica al Direttore Sportivo Piero Ausilio, che opererà a diretto riporto del Direttore Generale Marco Fassone. La Società ringrazia Marco Branca per il prezioso contributo fornito, come calciatore prima e come dirigente poi, e gli formula i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera».
Quel che è certo, altrimenti ne avremmo avuta sicura notizia, è che Marco Branca non ha ricevuto alcun incarico lontano da Milano, per il momento; sembra più facile immaginare che si stia prendendo un periodo lontano dai campi della serie A per far calmare le acque attorno a lui, in attesa che si presenti l’opzione più interessante per la sua carriera. Ad ogni modo, non mi fermo qui e mi impegno a scoprire che fine ha fatto Marco Branca, effettivamente. Questo silenzio assoluto inizia a fare rumore.