Che noia! Sembra essere ormai ufficiale! Amaranta è raffreddata!
Già ieri, durante la pappa, aveva preso ad esibirsi in una serie continuativa di una quindicina di starnuti a cui è seguita un’approfondita pulizia nasale (ha emesso decilitri di smocciolamento). Le mie orecchie a punta, da mamma campanellino, si sono immediatamente attivate. Vuoi vedere che ci stiamo ammalando? I sintomi ci sono tutti. Eppure, nonostante ciò, la bambina ha passato un buon pomeriggio e una nottata tranquilla. Ha respirato sempre col nasino e mai con la bocca. E non si è mai svegliata. Ho tirato allora un sospiro di sollievo pensando fosse uno dei non rari falsi allarmi (durante i primi mesi di vita, infatti, i neonati starnutiscono spesso per tirare fuori quanto ancora del liquido amniotico è rimasto nei loro piccoli polmoni). Il dubbio è diventato però certezza stamattina quando la bambina si è svegliata con un muso arrossato e gonfio da far invidia ad un pugile professionista, la bocca spalancata tipica di chi non può respirare e l’occhio lucido e stralunato.
La prima cura in questi casi è a mio avviso rappresentata da un bell’abbraccione da parte di mamma e da una risata di cuore volta a sminuire l’entità del problema (un raffreddore per un adulto non è nulla, ma per un bambino può essere davvero molto fastidioso). In seguito a ciò, infatti, Amaranta si è rilassata e ha cominciato a giocare con me sul lettone. Oltre a tranquillizzare la bambina, però, la mia disponibilità a scherzare è servita anche a prepararla alla scomodissima inalazione dello spray nasale (lo stesso ho fatto durante il vaccino – la mia bimba non ha versato una lacrima ma, anzi, è scoppiata a ridere suscitando parecchia approvazione intorno a sè
).Lo spray salino è ottimo nei casi di raffreddamento. Decongestiona e pulisce a fondo le vie nasali, e i bimbi, non abituati ai farmaci, ne traggono immediatamente giovamento. Oltre a questo, esistono in commercio anche apposite pompette che aspirano il muco, ma finora non ne ho ancora mai avuto bisogno. Nel giro di dieci minuti la mia Papera sembrava rimessa a nuovo. Un biberon di latte caldo, un bel po’ d’acqua (importante per un bimbo raffreddato), una sana dormita e tante coccole hanno fatto e continueranno a fare il resto