Rischio quasi di dire parole scontate ma lo faccio ugualmente, in quest’ultimo giorno di luglio, quando i più, nel nostro Paese, s’apprestano a vivere le loro meritate ferie dal lavoro.
Coloro che possono.
Per me,contro il pullulare di ogni razzismo idiota (vedi i mille +1 Calderoli in circolazione), c’è un unico e solo “sentire”,che non muta mai, e cioè quello che concorda nell’intimo con quanto ha detto e ha scritto il teologo Bruno Forte, a proposito dell’incontro tra Papa Francesco e la gente delle differenti città brasiliane nella GMG.
E cioè ha ricordato monsignor Forte :”Entusiasmo e gioia di vivere sono come sulla tavolozza di un pittore, il bianco e il nero, il marrone chiaro e scuro, il giallo e l’olivo pallido, che disegnano, con arte e maestria ,la fantasia del Dio che li ha creati e rivelano la stessa luce interiore, quella della gioia della fede e della voglia di fare il mondo più giusto”.
Sento così e mi piacerebbe, dico sul serio, che anche i miei amici sentissero allo stesso modo.
Ci piacciono, insomma, le “differenze” e abbiamo (tutto il mondo ha) sete di giustizia. C’è molto lavoro ancora da fare. E occorrono operai alla vigna.
E,allora, chiudo, a rafforzamento, con il pensiero, nell’occasione, di Papa Bergoglio, il Papa venuto da un Paese troppo lontano e allo stesso tempo troppo vicino (immigrazione italiana dei secoli scorsi).
Papa Francesco, con San Paolo, apostolo missionario per eccellenza, a Rio de Janeiro ha ricordato a tutti : “Metti amore e la tua esistenza sarà come una casa costruita sulla roccia, il tuo cammino sarà gioioso, perché incontrerai tanti amici, che camminano con te”.
Mi pare e ci pare, un po' a tutti, una “buona” sfida.
Buona riflessione dunque , senza pretese magistrali, e serene vacanze.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)