girovagando tra le calli alla ricerca di angoli privi di turisti (che ce la si può fare, basta avere pazienza e una vocazione a infrattarsi), sabato scorso a Venezia mi sono imbattuta in un piccolo mercatino delle pulci. credo fosse nella piazzetta dei Frari, ma non ci giurerei perchè ero leggermente dispersa. una dozzina di bancherelle piccine, gente evidentemente del posto, e mica potevo evitare di passarci nel mezzo. e ho fatto bene, visto che ho trovato una scatola di quelle vecchie foto che mi piacciono tanto e che colleziono. mi dice la signora che le vende di averle comprate in Austria, e difatti molte riportano i loghi di studi fotografici austriaci, ma non solo. ce ne sono anche di Praga. non tutte hanno scritte e date, ma come al solito infrango la mia regola davanti a certe immagini che mi piacciono; a giudicare dalle altre ad ogni modo le si può datare intorno agli anni 20-30 del Novecento. mi piace per esempio la bimbetta della foto in alto, per quella sua aria allegra e confidente, quei suoi occhi chiari che paiono bianchi, la posa sbarazzina che le farà certamente spezzare molti cuori anni dopo.
mi piace il sorriso sicuro ma discreto di questo signore, datato 1885, ma soprattutto mi piace il fatto che gli sorridano anche gli occhi. e che dire di quella magnifica barba? meritava di essere immortalata ed ammirata ancora a 128 anni di distanza!
mi piacciono gli enormi fiocchi sulla testa di queste due ragazzine, che forse sono sorelle; fiocchi sproporzionatamente grandi e un po' ridicoli, da uovo di Pasqua, ma che fanno pensare a una sorta di innocenza perduta in tempi moderni.
discreti invece, quasi assenti, i sorrisi di queste due conturbanti sirenette che forse temevano di provocare troppo i presenti se si fossero lasciate andare ad accompagnare le loro grazie con esagerate espressioni facciali. era l'estate del 1925.
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mi piace il sorriso sicuro ma discreto di questo signore, datato 1885, ma soprattutto mi piace il fatto che gli sorridano anche gli occhi. e che dire di quella magnifica barba? meritava di essere immortalata ed ammirata ancora a 128 anni di distanza!
mi piacciono gli enormi fiocchi sulla testa di queste due ragazzine, che forse sono sorelle; fiocchi sproporzionatamente grandi e un po' ridicoli, da uovo di Pasqua, ma che fanno pensare a una sorta di innocenza perduta in tempi moderni.
discreti invece, quasi assenti, i sorrisi di queste due conturbanti sirenette che forse temevano di provocare troppo i presenti se si fossero lasciate andare ad accompagnare le loro grazie con esagerate espressioni facciali. era l'estate del 1925.
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