
Sul sito We ain’t got no history, Stephen Schmidt analizza il modo in cui il Chelsea sembra essersi efficacemente preparato ad affrontare l’entrata in vigore delle norme sul Financial Fair Play.
Ecco le azioni che sono state studiate per passare da una gestione “mecenatesca” ad una in linea con le regole del FFP:
1) Mantenere in rosa i giocatori pre-2010
Se nei periodi di monitoraggio 2013/2014 e 2014/2014 la società dovesse presentare un deficit complessivo superiore al limite consentito (Euro 45 milioni nel triennio) non verranno comminate sanzioni qualora:
- ci sia un trend positivo del break even
- il deficit sia dovuto all’effetto sull’esercizio 2012/2013 del costo dei giocatori con contratti prima del 01.06.2010
La società quindi non risolve il problema del deficit economico, che continua a dover essere finanziato, ma non ne ha un effetto negativo in termini di FFP.
2) Comprare giocatori giovani da valorizzare
Potendo avere una componente “anziana” della squadra che non impatta in termini di FFP, la politica dovrebbe essere quella di comprare giovani giocatori che possano incrementare il proprio costo nel tempo. Ad eccezione di Torres, il Chelsea non ha comprato recentemente giocatori di età superiore ai 23 anni.
Giocatori che, facendo esperienza (anche solo panchina) acquisiscono valore e potranno un domani essere venduti.
3) Comprare buoni giocatori laddove si presenti l’occasione
Esistono situazioni in cui è possibile acquistare giocatori in scadenza di contratto o appena rientranti da un infortunio, che hanno dei costi di acquisto bassi o nulli e probabilmente ancora un rapporto spesa/resa elevato in favore di quest’ultima.
4) Investire quest’anno su giocatori di livello
Potrebbe sembrare in contrasto con quanto scritto fino ad oggi, occorre sfruttare il “vantaggio” di non dover considerare gli stipendi dei giocatori pre-2010 in quest’anno per acquistare alcuni giocatori di livello, giovani, che possano avere una carriera di fronte ed eventualmente essere rivenduti fra qualche anno. Le plusvalenze sulla loro vendita sono un altro strumento in mano alla squadra per aumentare i ricavi e, quindi, sostenere il break even.
