Magazine Libri
Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale -anche se io sono un po' lunatica e a volte salto sorvolo la questione ordine- ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, e consiste nel condividere con voi lettori le prime righe dell'incipit di un romanzo che ho letto/sto leggendo/leggerò per indirizzarvi positivamente o meno verso la lettura in questione.
Ho appena iniziato questo libro, giusto ieri notte, e ne ho già divorato una buona parte. Sapevo, sapevo quando l'ho visto che era il libro giusto per me, ma ho rimandato la lettura fino ad adesso per, come si dice, mancanza di ispirazione. Ebbene, ora che a quanto pare l'ispirazione è tornata dalle sue vacanze, mi ritrovo con tanto, tanto interesse alle prese con Mystic City di Theo Lawrence, una sorta di Romeo e Giulietta nella società del futuro. Certe cose, però, non cambiano mai... come le rivalità, i sotterfugi e i problemi. O come l'amore.
Mystic Citydi Theo Lawrence
Prologo
Resta così poco tempo.
-Tieni, prendi questo.- Mi stringe la mano intorno al medaglione, che pulsa come se avesse un battito proprio, emanando un lieve bagliore bianco. -Mi dispiace di averti messo in pericolo.
-Rifarei tutto un'altra volta- gli dico. -Mille volte.
Lui mi bacia, prima piano e poi con un'intensità tale che riesco a mala pena a respirare. La pioggia cade ovunque, ci inzuppa, goccia nei canali che serpeggiano per la città calda e buia. Il suo petto si alza e si abbassa contro il mio. Il rumore delle sirene e degli spari riverbera tra gli edifici cadenti e impregnati d'acqua.
La mia famiglia si sta avvicinando.
-Vai, Aria- mi implora lui. -Prima che arrivino.
Ma i loro passi sono già dietro di me. Le loro voci mi risuonano nelle orecchie. Le loro dita affondano nelle mie braccia e mi trascinano via.
-Ti amo- sussurra lui.
Poi lo prendono. Io grido cercando di oppormi, ma è troppo tardi.
Già solo leggere il Prologo mi ha riempita di curiosità e aspettativa. Inutile dire che l'amore cantato da Shakespeare riesce ancora ad emozionarmi, sebbene sia solo su carta e nella mia testa. Mystic City ha un che di poetico, in fondo, con la drammatica situazione della protagonista, Aria, e la sua strana amnesia. Mi piace molto lei, mentre non sopporto tutti quelli che le stanno intorno, sebbene questo mi dia un motivo in più per interessarmi a loro. E ho una mezza idea sul nostro Romeo... Ma la cosa più curiosa è il mondo in cui vive: non in mezzo ai fasti e le ingiustizie dell'intrigante medioevo, ma in un futuro distopico in cui l'ecosistema è in crollo, la terra quasi completamente sommersa dall'acqua. Un incrocio un po' bizzarro, ma veramente efficacie! Non vedo l'ora di rintanarmi nella mia cameretta e continuarne la lettura! Vi piace questo piccolo assaggio? L'avete già letto?