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Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale -anche se io sono un po' lunatica e a volte salto sorvolo la questione ordine- ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, e consiste nel condividere con voi lettori le prime righe dell'incipit di un romanzo che ho letto/sto leggendo/leggerò per indirizzarvi positivamente o meno verso la lettura in questione.
Questa novella l'ho finita poco tempo fa -avete letto la mia recensione? L'ho amata e amata e amata, perché i suoi personaggi hanno ripreso a vivere dentro di me al solo rimuoverli dal loro sonno nel mio povero cuoricino martoriato. Ma andiamo direttamente al breve prologo che ho tradotto per voi. Buona lettura!
Destroy Medi Tahereh Mafi
Mi hanno sparato.
E, a quanto pare, una ferita da proiettile reca ancora più disagio di quanto avessi immaginato.
La mia pelle è fredda e umida, sto facendo uno sforzo erculeo per respirare. La tortura è ruggente lungo il mio braccio destro e mi rende difficile concentrarmi. Devo spremere il mio occhi chiusi, stringere i denti, e costringermi a prestare attenzione.
Il caos è insopportabile.
Diverse persone urlano e troppi di loro mi toccano, e voglio che le loro mani si allontanino chirurgicamente. Continuano a gridare: "Signore!", come se stessero ancora aspettando me per dare loro ordini, come se non avessero idea di cosa fare senza le mie istruzioni. La realizzazione esaurisce le mie energie.
"Signore, può sentirmi?" un altro grido. Ma questa volta, una voce che non detesto.
"Signore, la prego, può sentirmi-"
"Mi hanno sparato, Delalieu", riesco a dire. Apro gli occhi. Guardo nei suoi, acquosi. "Non sono diventato sordo."
Tutto a un tratto il rumore scompare. I soldati si zittiscono. Delalieu mi guarda. Preoccupato.
Sospiro.
"Portami indietro," gli dico, spostandomi, solo un po'. Il mondo si inclina e stabilizza tutto in una volta. "Avvertite i medici e preparate il mio letto per il nostro arrivo. Nel frattempo, elevare il braccio e continuare ad applicare una pressione diretta sulla ferita. Il proiettile ha rotto o fratturato qualcosa, e ciò richiederà un intervento chirurgico."
Delalieu non dice nulla solo per un momento troppo lungo.
"È bello vedere che state bene, signore." La sua voce è una cosa nervosa e traballante. "È bello vedere che state bene."
"Quello era un ordine, tenente."
"Certo", dice in fretta, a testa china. "Certo, signore. Come devo dirigere i soldati?"
"Trovatela", gli dico. E 'sempre più difficile per me parlare. Prendo un piccolo respiro ed strofino una mano tremante sulla fronte. Sto sudando in maniera eccessiva, che non si perde su di me.
"Sì, signore." Lui si muove per aiutare me, ma lo afferro per un braccio .
"Un'ultima cosa".
"Signore?"
"Kent," dico, la mia voce irregolare momento. "Assicuratevi che lo tengano in vita per me . "
Delalieu alza lo sguardo, gli occhi spalancati. "Riservarvi Adam Kent, signore? "
" Sì." Mantengo il suo sguardo. "Voglio trattare con lui me stesso".
Le mie opinioni riguardanti Warner sono molto cambiate rispetto alla prima volta che lessi Schegge di me, quando il mio amore per Adam era incondizionato e assoluto. Adesso, sebbene conservi per sé un angolo del mio cuore, Adam ha perso punti contro il soldato implacabile, crudele e meravigliosamente appassionato che è Warner. E Warner è così... Warner! Insomma, è difficile descriverlo non cadendo in qualche spoiler, ma è qui che finalmente il lettore si rende conto di cosa c'è dentro di lui, qui che possiamo finalmente raccogliere abbastanza elementi per giudicarlo davvero. Il suo bisogno di ritrovare Juliette, la rabbia verso Adam... E ancora mi trattengo, perché devo leggere Unravel Me. Tremo al pensiero di un Adam vs. Warner, ma non vedo l'ora! Chi di voi ha letto anche il resto della saga?
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