Magazine Cultura

Chi di teaser ferisce

Creato il 03 marzo 2016 da Ceenderella @iltempodivivere

Rimando questa lettura da un paio di settimane, senza sapere perché. Poi due giorni fa mi sono decisa: l’ho finalmente iniziato, e devo dirvi che per ora è tutto quello che mi aspettavo e anche di più. Ovvero un romanzo crudo che parla agli adolescenti col loro stesso linguaggio di un tema forte e lo fa non dal punto di vista della vittima, ma, a sorpresa, da quello dei bulli, rendendo la narrazione ancora più d’impatto.
Voi invece che leggete?

PhotoGrid_1456944342259

È strano, perché Alice Franklin non sembrerebbe un nome da troia. Sembra il nome di una ragazza che prende ottimi voti in chimica o che fa volontariato al centro anziani di Healy il venerdì sera, distribuendo punch alla frutta e biscotti o qualunque cosa facciano al centro per anziani di Healy il venerdì sera. A proposito di persone anziane, Alice sembra in tutto e per tutto un nome da nonna. Sa di fazzoletti infilati nelle maniche, di «non trovo la mia borsa», «a che ora è il quiz in tv?», sa proprio di nonna. Ma Alice Franklin non è per niente così. Proprio no! Perché Alice Franklin è una troia. A prima vista non sembra né una troia né una brava ragazza, il suo look potrebbe funzionare in entrambi i casi. È un po’ più alta della media, non spaventosamente alta, e devo ammettere che ha un ottimo aspetto. Non ha mai dovuto preoccuparsi del peso. Forse sua madre le fa il conteggio dei punti Weight Watchers come la mia fa con me, ma anche di questo non sono sicura, perché la madre di Alice non sembra curarsi del fatto che l’intera città pensa che sua figlia sia una troia totale. Non so se al padre di Alice freghi qualcosa, perché Alice non ha mai avuto un padre da che la conosco. In pratica, da sempre. Alice ha i capelli corti tagliati a mo’ di elfo, ed è una di quelle ragazze con le labbra naturalmente piene. Porta sempre, sempre, il rossetto e la matita color lampone. Ha un volto grazioso, nella norma. Ha diversi orecchini su entrambe le orecchie, ma non è sballata o punk o chissà che; credo le piaccia soltanto mettere molti orecchini. In effetti, si veste piuttosto bene per venire a scuola. O almeno, lo faceva prima che tutto andasse a rotoli. Le piaceva indossare gonne dritte e top attillati che mettevano in mostra le tette, e portava sempre sandali aperti da cui si vedevano le unghie dei piedi smaltate color rosso lampone. Persino a febbraio. Da quando tutto è successo, è come se non le importasse più dell’aspetto che ha. In un primo momento, è venuta a scuola vestita normalmente ma poi ha iniziato a presentarsi sempre più spesso in jeans e felpa col cappuccio. Porta ancora il rossetto però, e lo trovo strano. Non è mai stata strapopolare come me (lo so che suona presuntuoso, ma è solo la verità), però non è mai stata neanche al livello di quel fenomeno da baraccone di Kurt Morelli che ha un qi di cinquecentomila e non parla mai a nessuno tranne che ai prof. Se pensate alla popolarità come a un condominio, quelli come me sono seduti sulla terrazza dell’attico, la comitiva di sfigati dorme sul pavimento del sotterraneo, e quel fenomeno da baraccone di Kurt Morelli non vive nemmeno nel palazzo. E credo che Alice Franklin abbia passato la maggior parte della sua vita da qualche parte ai piani centrali, ma nella parte più alta di questi piani centrali. Perciò era abbastanza figa da venire alla mia festa. Dovete capire che questa cosa di Alice che va a letto con due ragazzi e quella di Brandon morto in un incidente d’auto sono le due cose più importanti capitate qui a Healy da moltissimo tempo.


Tutta la verità su Alice
Tutta la verità su Alice
di Jennifer Mathieu


TITOLO ORIGINALE: The truth about Alice
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 224
ANNO: 2016


Tutti sanno che Alice è andata a letto con due ragazzi a una festa. E quando Brandon Fitzsimmons – il quarterback della scuola, bello e famoso – muore in un incidente d’auto, viene fuori che si stava mandando messaggi piccanti con Alice. A scuola già si diceva che Alice fosse una ragazza facile, una poco di buono, e il bagno delle ragazze è costellato di insulti anonimi a lettere cubitali: «Ha abortito lo scorso semestre», «è disposta a fare di tutto per le risposte dell’esame di matematica». Così, dopo la morte di Brandon, la macchina del fango impazzisce. Ma la vita di Alice è davvero nota a tutti? Oppure molti proiettano su di lei i loro più torbidi segreti? Qual è la verità? Solo lei può saperla…


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :