Chi l’ha detto che sono gli anziani ad avere più difficoltà ad accettare l’omosessualità? Questo nonno ha protetto il nipote, che aveva appena fatto “coming out” e che la mamma voleva cacciare di casa. Con un lettera pubblicata sulla pagine Facebook di FCKH8.com e ripresa dall’Huffington Post U.S., il nonno rimprovera la figlia Christine: “Cacciare Chad da casa solo perchè ti ha detto di essere gay è il vero abominio. Un genitore che rinnega il proprio figlio…questo è contro natura”.
“È nato così, non ha scelto di essere gay come non ha scelto di essere mancino – continua il nonno nella lettera – Tu, invece, hai scelto di essere cattiva, arretrata, con i paraocchi. Quindi, visto che si parla di rinnegare i propri figli, penso che ti dirò addio. Ora ho un favoloso nipote gay da crescere”. http://www.huffingtonpost.it/2013/10/03/lettera-nonno-nipote-gay_n_4034961.htm
Mi rendo conto della contraddizione in cui “cado”. Sempre ho difeso la sovranità genitoriale e ammonito i nonni a non contestarla con inopportune invasioni di campo, ma credo, in questo caso, che l’eccezione trovi il suo sensato fondamento ( visto che si parla di rinnegare i propri figli). Questo ragazzo gay, rifiutato dalla mamma, è un figlio privo di genitore, cioè orfano. E il nonno ritiene giusto prendersene cura. Sono d’accordo!
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